Riprendiamo dopo la pausa estiva e, per il primo numero della nuova stagione, vi presentiamo un musicista esperto, Aga (al secolo Alessandro Antolini), e la sua ultima produzione discografica, intitolata “Imagine”. Uscito lo scorso 21 luglio, “Imagine” è un disco composto da sei inediti, due remake e un brano cover, ed è una fotografia della verve compositiva di questo musicista, che è tutta da scoprire. Aga, infatti, è uno di quegli artisti che focalizza i suoi sforzi nella sperimentazione, nell’osare verso qualcosa di nuovo, nel definire un panorama sonoro che non sia scontato, ma che invece possa offrire a chi ascolta qualcosa di inusuale e di non già sentito.

Lungo la tracklist di “Imagine” si può notare come ogni singolo brano sia una sorta di sperimentazione fatta attraverso diversi generi, in cui le melodie, i ritmi e i suoni si intrecciano tra di loro in una struttura che, solo all’apparenza e solo per l’orecchio di un ascoltatore poco attento, può risultare tortuosa e sconnessa. È invece l’essenza di chi vuole proporre qualcosa che non sia a tutti i costi minimalista, che richieda quel minimo di concentrazione per apprezzarne i dettagli sonori, gli andamenti, le sfumature.

Aga (che abbiamo avuto ospite nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”), per fornirci questo genere di sound, si avvale principalmente di un rock che si colloca appunto tra lo sperimental e l’alternative, e che infine si unisce con una varietà di suoni elettronici che conferiscono alle tracce a volte un sapore vintage, altre invece uno molto più attuale. Insomma, quello di Aga è in definitiva un ottimo album. “Imagine” offre all’ascoltatore la possibilità di sentire qualcosa fuori dall’ordinario, qualcosa capace di proporre un punto di vista diverso e originale. Vale la pena di ascoltarlo.

Manuele Foti – ilmegafono.org

La copertina dell’album “Imagine”