La musica dei Former Friends, gruppo che vi presentiamo oggi, è proprio quella che vorremmo ascoltare quando entriamo in un pub per sorseggiare una birra in compagnia. Un tipo di musica di qualità che non ci saremmo attesi da un gruppo emergente. È un sound che va molto di moda in questo preciso momento storico e rappresenta degnamente quelle generazioni più giovani che scelgono di discostarsi dai canoni della musica commerciale.

Il genere trattato dai Former Friends, giovane band del cosentino, è un concentrato di rock all’ultimo grido, che pesca dall’indie e soprattutto, quantomeno a nostro modo di vedere, da tutto quello che è post-rock e post-punk, seguendo ed interpretando un movimento musicale che come uno tsunami frequenziale ci ha sommersi, coinvolgendoci e avvolgendoci nel suo vortice.

L’interpretazione rock della loro ultima produzione, con la quale ci hanno deliziato in anteprima, ha catturato il nostro interesse, sia per la qualità e la sicurezza artistica con cui è strutturata sia perché cimentarsi con successo in un genere ampiamente trattato è sempre un grande rischio. Un rischio che i Former Friends hanno voluto correre, uscendone vincitori insieme al loro ultimo disco, a cui abbiamo accennato precedentemente: l’Ep intitolato “Late Blossom”.

Letteralmente tradotto come “tarda fioritura”, Late Blossom è un lavoro di 7 brani, tra inediti e rivisitazioni, in cui i Former Friends sanciscono definitivamente la loro ascesa all’interno di questo genere musicale, proponendosi come una delle band più interessanti. Il loro è un disco che vale davvero la pena di ascoltare, così come vale la pena ascoltare quello che ci ha detto Andrea, frontman dei Former Friends, che abbiamo avuto ospite durante la puntata di “The Independence Play” sulla nostra web radio.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’ep “Late Blossom”.