Oscar di Mondogemello è il nome di un progetto solista che nasce da una lunga esperienza musicale, quella del modenese Ivan Borsari, per oltre vent’anni batterista di diverse band locali che oggi, dopo due Ep, ci propone il suo primo album full-lenght da cantautore. Il disco si intitola “Nero” ed è uscito il 22 novembre con l’etichetta Tempura dischi. Oscar di Mondogemello è un artista essenziale e senza fronzoli. Il suo sound si distorce e si allunga, è fatto di momenti pieni e vuoti, pieni di sogni e vuoti di speranze, in un’atmosfera di generale disincanto.

Oscar si muove in questo inferno di occhi che divorano e giudicano e ci urla che «l’inferno sono gli altri», citando Sartre e la sua opera “A porte chiuse”. Questo cantautore sa di poter contare solo su se stesso e su un pesce rosso come miglior amico. È decadente ma non cade nel nichilismo, affascina e seduce con la sua musica.

Nelle tracce che compongono questo album, il nero predomina, avvolge e comprende. Sicuramente azzeccato il preludio nella prima canzone (Ascolta), belle le chitarre, il basso e le voci dissonanti e distorte. “Nero” è un album fatto di attese («in fondo al mare io ti aspetterò», canta in Al mare) ed è nella costante attesa e ricerca di avvicinarsi agli altri che ci si ritrova allontanati e catapultati nella solitudine, così come è nel tentativo di indossarsi l’un l’altro che alla fine ci si smarrisce (Come fai). Il segreto è lasciarsi andare e lasciar andare i giudizi, le aspettative, le attese, in un continuo fluire di note e giorni, con l’angosciosa convinzione che il tempo sia finito e con esso le parole da dire, le cose in cui credere (come ci suggerisce nella traccia Niente).

Musicalmente è intenso,  il suo sound colpisce, come ad esempio nel brano Al mare, dove in una base distorta e costante si inseriscono ritmi e sonorità riuscitissime e distanti apparentemente dal suo stile. O come nel brano Relativo, dove troviamo una incantevole esplosione strumentale, dissonante e ruggente.

Lo stile di Oscar di Mondogemello è sicuramente ricercato e si rivolge a chi cerca di zittire i propri demoni prima di dare voce agli altri. È un artista schietto e franco e, come dimostra nel singolo Canzone, non ha timore di dirci che «non fare una piega» non aiuta. Perché lui si piega, si frantuma e si ricompone, distorto e nuovo, mettendo in crisi tutte le sue certezze.

Nel suo complesso “Nero” è una produzione discografica che mostra delle certezze e una piena affidabilità musicale. Oscar di Mondogemello (che abbiamo sentito nel corso di “The Independence Play” sulla nostra radio) ci sembra ben disposto a sperimentare, stupirci e stupirsi, lasciarsi scorrere in musica. Un artista maturo che, ne siamo certi, continuerà, con dedizione, la sua crescita e la sua opera di ricerca di sé e delle sonorità sempre più adatte a raccontarsi.

FrankaZappa -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Nero”.