Quello dell’elettronica è un genere musicale vasto e moderno. Dentro questo genere, troviamo la musica di Chromosphere, al secolo Marco Mongelli, un emergente e valido artista della scena pugliese. La sua vena creativa ha preso nuovamente forma lo scorso 13 febbraio, in occasione della pubblicazione del suo ultimo lavoro discografico intitolato “Julia” e uscito con l’etichetta No Sense of Place Records. “Julia” è un EP che in realtà è quasi un album, visto che si compone di sette brani. Lungo la sua tracklist troviamo tutta l’essenza e le qualità di Chromosphere, la sua attitudine verso questo genere dalle mille sfumature, dalle infinite possibilità.

Dentro questa produzione si trova un’ambientazione senza eccessi, stagliata su delle armonie minimali che hanno il compito di non fare spaesare l’ascoltatore, ma di tenerlo ben saldo, senza scuoterlo, per fargli gustare appieno la parte relativa alle decorazioni melodiche che troviamo all’interno dei brani.

Queste decorazioni si strutturano come fossero una serie di intrecci, simili appunto a quelli che si potrebbero trovare nella cromosfera del nostro Sole, dei fenomeni solo apparentemente casuali, ma che invece sono dettati da leggi e – nel nostro caso – volontà ben definite. Sono dei suoni sintetizzati che si uniscono, si nascondono per poi esplodere, prendendo forma e vigore con il minutaggio per poi tornare in penombra e lasciare il posto a qualche altro soggetto sonoro protagonista. Volendo essere più specifici, riguardo la musica di Chromosphere, il genere maggiormente presente all’interno di “Julia” è senza dubbio un tipo di elettronica ambient, amalgamata a sonorità più proprie della house, fino ad arrivare a qualche riferimento techno e dance.

Un mix gradevole e di qualità, capace di catturare l’ascoltatore nonostante si tratti di tracce unicamente strumentali, in cui l’interesse nasce appunto dall’amalgama sonoro, dal bilanciamento dei synth, dagli intrecci a cui ci riferivamo prima. Quello di Chromosphere (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”, è un album che gli amanti del genere sicuramente sapranno apprezzare.

Manuele Foti – ilmegafono.org

 

La copertina dell’EP “Julia”