Si intitola “Obliquo” ed è l’album che sancisce l’esordio discografico di Stramare, un giovanissimo e valido artista che, attraverso questo full-length, ci mostra la sua essenza di musicista, le sue qualità e il suo interessante stile compositivo. Disponibile dallo scorso 9 settembre per Nufabric Records/Foolica, “Obliquo” è composto da dieci tracce che mettono in risalto l’anima di un ragazzo che ha senza dubbio tanto da raccontare, in termini musicali ma non solo. Il genere con il quale Stramare si propone al grande pubblico è qualcosa appunto di obliquo, esattamente come il titolo del suo nuovo album: se la musica internazionale fosse vista come un quadrato la cui area è un gradiente di colori che rappresentano i generi musicali del momento, “Obliquo” sarebbe una diagonale che parte da un angolo per finire esattamente in quello opposto.

L’angolo di partenza è probabilmente la musica pop, quella più attuale, che coinvolge pur non eccedendo nei minimalismi, che non scade nel banale o nel già sentito, capace inoltre di scatenare il ritmo in qualunque ascoltatore. L’angolo in cui invece la diagonale di “Obliquo” termina è l’elettronica, utilizzata come fondamentale base di appoggio, come sostegno all’armonia e arricchimento delle linee melodiche. Tra i due angoli ci sono le sfumature di colori a cui accennavamo prima, le quali vengono rappresentate da un pizzico di glam, ma soprattutto da una verve cantautorale sempre presente lungo la track-list, sia in termini di musica che di testi, la componente del disco che più è orientata verso la musica e la storia musicale italiana. Quest’ultima, unita ai generi citati in precedenza, definisce in modo chiaro e univoco l’originale stile di Stramare.

Quello di Stramare (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è uno stile interessante e di qualità, che riassume una originale e molto attuale espressione indie. Un album che dunque non stentiamo a consigliare e che sarà un ottimo compagno di viaggio per l’inizio della stagione autunnale.

Manuele Foti – ilmegafono.org

La copertina dell’album “Obliquo”