Sono nati da pochissimo, nella primavera di quest’anno, a Torino, ma sono già pronti a farci sentire cosa hanno da dire e da suonare. Gli After Decay non hanno perso tempo e hanno dato alla luce, a luglio scorso, a pochi mesi dalla loro formazione, il loro Ep d’esordio, intitolato “Beyond”. Un titolo non casuale, perché questo disco affronta questioni serie e attuali, temi esistenziali profondi e cupi, ma sempre con la volontà di andare oltre, di ricominciare (come ci ha detto Daniele, uno dei fondatori del gruppo, nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”).

Gli After Decay affidano questo messaggio a un punk rock che non sbava e non salta fuori dagli schemi. Un sound d’ampio respiro internazionale che non perde di vista l’obiettivo principale, ovvero, suonarvela alla grande con linee di basso prepotenti e chitarre taglienti. Le loro tracce presentano musicalità e linee vocali degne di nota, a volte forse un po’ monotone ma che potrebbero interessare parecchio gli intenditori del genere.

Sono cinque brani che nel complesso scorrono e offrono un bella carica di energia a chi ascolta, frantumando il buio delle problematiche trattate e accendendo la luce del rock per rimettersi in moto e camminare guardando avanti. “Beyond”, dunque, è un disco che non innova ma che non dispiace. Una bella cannonata nelle orecchie per chi ancora vive nel passato. Un buon esordio sicuramente. Certo c’è ancora da lavorare per trovare qualcosa di più distintivo, di più originale che possa permettere agli After Decay di tirarsi fuori dal mucchio ed emergere. Ma sono insieme da poco e quindi hanno tutto il tempo per riuscirci. Sono in pieno sviluppo, ma intanto spaccano. La stoffa c’è. Vedremo dove sapranno arrivare in futuro.

Heisenberg -ilmegafono.org

La copertina dell’EP “Beyond”