Se siete alla ricerca di qualcosa che musicalmente possa allietare il vostro animo con qualche giro armonico delicato e quieto, oggi questo non è il luogo adatto. La musica dei Dicks’ Fall, consolidata band dell’hinterland torinese che stiamo per proporvi, è una pura scarica di adrenalina, un’onda d’urto di vibrazioni crude che colpisce ed annienta, che mette in gabbia i vari sentimentalismi propri di un tipo di musica più commerciale che siamo (purtroppo) abituati ad ascoltare.
La musica dei Dicks’ Fall, che per ora collochiamo nel genere metal e che di seguito illustreremo con maggiore dettaglio, è invece l’espressione sonora di un gruppo di persone che hanno il piacere di immergersi in certe sonorità, che si trovano a loro agio e, proprio per questo motivo, lasciano sgorgare dai loro strumenti e dalla loro vena compositiva qualcosa di estremamente sincero, con l’unico obiettivo di divertirsi nel fare musica e di trasmettere il loro personale messaggio musicale, senza scendere a compromessi per ottenere facili consensi.
Per chi è amante del genere metal allora quello dei Dicks’ Fall non potrà passare inosservato: riff crudi, assoli che fanno gridare la chitarra con bending estremi, un basso galoppante e una notevole batteria lontana dall’essere solo un mero metronomo. Il tutto accompagnato da una voce intensa e profonda che si adatta benissimo al tipo di contesto sonoro. Lo stile dei nostri musicisti tende molto all’heavy con qualche sfumatura di progressive, che non fa mai male, anche per mostrare che il ritmo non è un qualcosa di statico dal quale ci si esula, ma è invece una forma da modellare a proprio piacimento, senza alcun limite dal punto di vista compositivo. Tutto questo possiamo trovarlo nella loro ultima produzione discografica, un album intitolato “Heaven After the Eruption” (H.A.T.E.).
Un album intenso, del quale abbiamo parlato con il frontman del gruppo durante l’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”. Un disco composto da nove tracce tutte inquadrate nel genere che abbiamo appena descritto, senza soste o veri momenti di pausa. H.A.T.E. è qualcosa di sicuramente non commerciale, ma che nel suo particolare genere musicale si erge senza dubbio con qualità e ci auguriamo possa riscuotere i meritati consensi.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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