“Grande confusione sotto il cielo, la situazione è ottimale”. Così pare dicesse Mao Tse Tung. Non sappiamo se il governo la pensi come il leader cinese, ma certo è che il movimento e la dialettica continua sembrano essere una delle sue cifre più particolari. Non passa giorno che da entrambi gli schieramenti non continuino a piovere proclami e dichiarazioni. I vaccini sì o no. I migranti sì o no. Le armi sì o no. L’uomo sulla luna sì o no. Non abbiamo fatto in tempo a iniziare che siamo di nuovo in campagna elettorale. Chi sperava che ci fossero delle idee chiare e un progetto pianificato, studiato, preciso e puntuale, semplicemente da attuare, forse si era illuso. E di certo non perché “la situazione era un po’ più complessa”, come diceva Pertini.

Il contratto di governo di per sé è abbastanza vago. In realtà, già non si capisce se avremo o no questa flat tax e se usciremo dall’euro. La messa a terra di tanta energia creativa sembra più difficoltosa, persino del momento storico raggiunto con l’altrettanto storico accordo di governo. Chiaramente tutte illazioni, siamo all’inizio, lasciamoli lavorare. Però il sospetto che si faccia il proverbiale tanto rumore per nulla viene, a voler essere “buonisti”, come dicono loro.

Anche perché si tratta di una strategia e di una tattica ben consolidata negli schieramenti già dalla campagna elettorale. Non si può parlare seriamente di emergenza sicurezza con il numero di reati in calo, sarebbe da stupidi. Non si può parlare di emergenza immigrazione parlando di un fenomeno che esiste da almeno 25 anni e che il tuo stesso partito ha provato a legiferare (e pure male). Sembra quindi una mossa consapevole. Cosa (ne) pensi il notaio di governo non è dato sapere. La sua serafica serenità zen, che ce lo restituisce comunque sorridente e sereno, ci dà fiducia.

Si continua quindi a sparare fuochi d’artificio nel cielo stellato della notte italiana. Il rumore ci rincoglionisce un po’ ma è uno spettacolo. Purtroppo credo che ormai siamo ai tre botti finali. Quali altri temi potranno essere cavalcati? C’è l’antiabortismo da sussidiario elementare che non abbiamo ancora sentito, ma rischia di essere un boomerang. Si potrebbe tentare con una battaglia decisa contro le droghe, anche se rischia anche questa di essere un po’ vecchia, stantia.

Dato l’arrivo del periodo estivo, dei furti, delle case in vacanza, ci vorrebbe un tiro al ladro e una polemica per la legittima difesa. A quel punto, con l’autunno, si potrebbe pensare a cavalcare il tema dei diritti civili. Ma non vogliamo porre limiti all’immaginazione al potere e, anzi, aspettiamo di essere stupiti. Nel frattempo andranno sicuramente avanti i progetti ciclopici delle infrastrutture, della riduzione dello stipendio dei parlamentari, la ricostruzione del terremoto, l’efficientamento della giustizia, l’eliminazione dei vitalizi, il lavoro sulle disuguaglianze sociali, la gestione delle crisi internazionali, le agognate riforme sul lavoro, la crisi dell’Ilva e dell’Alitalia. Tanto rumore per nulla ma qualcosa almeno porteremo a casa.

Penna Bianca -ilmegafono.org