L’Europa guarda anche verso il mondo della finanza per mettere in pratica comportamenti e norme a prova di sostenibilità. In questi giorni, all’Europarlamento è in corso la discussione sulla finanza sostenibile proposta da Molly Scott Cato, eurodeputata inglese dei Verdi, che ha spiegato le sue ragioni: «Se vogliamo rispettare l’impegno dell’UE nei confronti dell’Accordo di Parigi e salvaguardare le generazioni future dal caos climatico, è assolutamente essenziale procedere verso un sistema di investimenti finanziari sostenibili». La sua proposta è stata votata alla Commissione Affari Economici e Monetari, ottenendo 42 voti favorevoli, 9 contrari e 3 astenuti.
Il tema della finanza sostenibile sta molto a cuore a Bruxelles, che vuole incrementare e incoraggiare gli stati membri a misure più adeguate allo sviluppo sostenibile. I finanziamenti sostenibili proposti prevedono investimenti nelle infrastrutture green, utilizzando il capitale in modo più virtuoso del passato. In questa maniera sarà possibile coordinare le attività finanziare con gli accordi sul clima presi alla Conferenza di Parigi, con un progressivo smantellamento delle fonti energetiche non sostenibili. Questo provvedimento dovrebbe ridurre i finanziamenti alle industrie non sostenibili, alle fonti energetiche fossili e a tutte le attività dannose per l’ambiente.
La richiesta interna ai provvedimenti per la finanza sostenibile chiede di stabilire entro il 2019 un Marchio di Finanziamento Verde che possa fissare i criteri per gli investimenti green: in questo modo gli investitori e gli imprenditori potranno muoversi su linee guida più dettagliate. Le autorità predisposte devono verificare se le attività finanziarie rientrino negli standard e se rispettino le preferenze ambientali ed ecologiche previste dai clienti. L’obiettivo è quello di rendere più semplice il passaggio alla sostenibilità, attraverso una transizione diretta e rapida. Le risposte arriveranno probabilmente dopo la plenaria del 28 maggio.
Redazione -ilmegafono.org
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