Riapriamo i battenti dopo le vacanze estive esattamente come ci eravamo lasciati, con musica giovane e frizzante, originale, proiettata verso qualcosa di nuovo, che guarda avanti. Abbiamo spesso parlato di come il new style compositivo delle band ultramoderne risieda nell’agglomerare (in maniera consona o meno) generi molto differenti, fondendo melodie apparentemente discordanti tra di loro, ma che in realtà producono un effetto interiore particolare, diverso.
Oggi ci occuperemo dei Think About It, una giovane band emergente che riassume perfettamente il concetto appena espresso. I nostri musicisti baresi hanno convogliato le loro esperienze musicali soltanto nel 2013 e la loro musica può essere appunto definita come l’unione di vari stili: c’è tanto pop italiano, rap di marchio statunitense, ma anche musica più calma come quella soul, oltre a qualcosa proprio del funky, jazz, hip-pop e davvero molto altro, come ad esempio la parte relativa alla musica elettronica.
Con questa prima descrizione si potrebbe pensare ad un vortice indefinito di generi musicali che non portano a nulla di piacevole; invece, tutto questo calderone melodico-armonico è centellinato e inserito appropriatamente nel contesto sonoro, tanto da rendere molto facile l’ascolto di queste composizioni intrecciate. È senza dubbio qualcosa di nuovo e di insolito, ma che allo stesso tempo risulta intrigante. Per darvi una prova concreta di quanto detto finora, vi rimandiamo all’ultima fatica compositiva de Think About It: “In secondo piano”.
Questo lavoro, disponibile dallo scorso 6 maggio e distribuito da Playbrown e Self, è un album di ben quindici tracce, un full-lenght che, grazie alla sua ampia durata, riesce pian piano a definire questo particolare agglomerato musicale trattato, evidenziando talvolta una talvolta l’altra sfumatura sonora, andando a formare nel complesso un ottimo prodotto, che si ascolta per intero davvero con piacere e con molta facilità e che si colloca senza dubbio in alto tra quelle categorie di produzioni che trattano generi emergenti.
Per guardare il videoclip di Cortese clicca qui.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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