Esce proprio oggi, 17 marzo, l’album d’esordio di una promettente band milanese, con un nome piuttosto originale. Loro si chiamano La Collera e il loro primo disco si intitola “Dove inizia la notte”,  prodotto da Massaga Produzioni e distribuito da Alka Record Label. “Dove inizia la notte” è una di quelle produzioni di grande interesse, perché contiene al suo interno non solo delle belle espressioni sonore, ma anche la narrazione di tematiche ricche di significato e che meritano il dovuto approfondimento.

Iniziando dunque dalla parte musicale, quello che ci presentano i La Collera, lungo le dieci tracce che compongono il loro album, è un rock alternativo che piace e convince, di quelli che esprimono la propria natura senza timore, lasciandosi trasportare dalla sperimentazione più che dall’inerzia, mirando ad un prodotto dinamico anziché strutturato secondo canoni rigidi e già ampiamente sentiti.

Il dinamismo di “Dove inizia la notte” è un’alternanza che ha come motrice un rock di stampo britannico, dalle sonorità accese che virano leggermente e senza troppa convinzione verso il garage e il noise, per arricchire il quadro musicale senza alterarne troppo la struttura. È un brit-rock che ha anche richiami più propriamente indie e pop e che, nel complesso, risulta molto attuale oltre che gradevole e di forte richiamo internazionale.

In “Dove inizia la notte”, i La Collera (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) ci colpiscono non solo per la loro verve compositiva, che a nostro giudizio è davvero valida, ma anche per il concept che viene narrato lungo i testi: l’inizio della notte è idealmente quel limite tra il bene e il male, tra il lecito e l’illecito, tra una posizione moralmente costruttiva e una distruttiva. È un confine labile, sottile, che muta a seconda della situazione, la cui soglia è difficile da collocare e definire con esattezza, se non a posteriori.

È una tematica molto introspettiva, che porta l’ascoltatore a riflettere e ad analizzarsi, un messaggio profondo espresso attraverso un genere che forse più di tutti è adatto a rappresentare questo tipo di alternanza, fatta di break improvvisi e repentini cambi di posizione. In conclusione, quello dei La Collera è un ottimo esordio, grazie a un album ben riuscito, non banale e strutturato con intelligenza.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Dove inizia la notte”