Quello che stiamo per proporvi non è il solito rock che si sente spesso nelle frequenze radiofoniche. Il sound dei Siren è qualcosa di più articolato, originale, intrigante e a tratti anche cupo, ma che conserva ugualmente l’energia e la spinta sonora usuali per tale genere. È un rock decorato e guarnito di violini, violoncelli, sintetizzatori puramente elettronici e tastiere dal suono più classico, tutti equamente validi sia sotto l’aspetto melodico che quello tecnico; anche la voce che accompagna questi suoni presenta delle alternanze: è quasi sempre grintosa e travolgente, ma a tratti (molto più sporadicamente) si trasforma in qualcosa di più sereno e delicato.
La band pesarese può considerarsi una formazione giovanissima, visto che la loro genesi risale solamente al gennaio 2013, ma nonostante ciò non hanno perso tempo in sala di registrazione e adesso sono pronti a sbarcare nei palcoscenici della musica italiana con la loro prima produzione discografica. Si tratta di un album composto dalla bellezza di undici tracce, tutte di piacevole ascolto, che aleggiano appunto in quello che è il genere rock, concedendo all’ascoltatore momenti di relax e di riflessione, giusto il tempo di ricaricare le batterie mentali per poi ritornare a scatenarsi nell’adrenalina suscitata dai riff distorti delle chitarre.
Il titolo dell’album è “The Row” (“La fila”) e, come dichiarano i nostri stessi musicisti, rappresenta “la società moderna dove tutti siamo in fila lungo la corrente comune ad aspettare il nostro turno, che a volte non arriva mai e ci ritroviamo ad aver sprecato la nostra vita in coda”. È un album interessante, che consigliamo assolutamente agli amanti del genere e che di sicuro, considerando anche che rappresenta l’esordio discografico per i Siren, troverà ottimi riscontri.
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Manuele Foti -ilmegafono.org
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