Questa settimana ci spostiamo su un genere che ci capita poco spesso di proporvi ma che, lo confessiamo senza vergogna, ci capita spesso di farlo passare dalle nostre cuffie, camminando. A offrircelo è Unaderosa (la trovate anche qui http://www.unaderosa.it). Un’artista molto interessante che arriva a questo album con collaborazioni importanti (Laura Valente dei Matia Bazar). Metteteci anche l’interessamento da parte di Mollica e del suo “Do Re Ciak Gulp” e la recensione su Blogosfere e la curiosità comincia a farvi venire il formicolio alle mani.  Per presentarvelo partiamo dal primo singolo, Diva, disponibile al link precedente. Bellissime le sonorità d’ingresso che riportano in club con la cappa di deflusso anni ’80. Un sound sicuramente trascinante, caldo e ben studiato. Una voce da manuale ma di quelle che colpiscono (senza piattume da Accademia televisiva) canta l’ironia sulle pretestuose cantantucole del settore. “La presunzione non mi ha insegnato molto… le scale pure ma di casa che son più sicure”.

Il secondo singolo, Eclettica, (eccolo http://www.youtube.com/watch?v=5N36Vxi1IrI) è invece molto più anni ’80, così perfetto da ballarselo in qualche locale del genere, champagne e leggerezza. Ma attenti a pensare male, “ho sempre sonno ma se dormo mi sento in colpa…mi importa di tutto e pure di niente”. Ascoltiamo ancora la perfetta evoluzione di quel filone tutto piacevolmente femminile tra cui ricordiamo il leggendario Casco d’oro. Chi scrive, allora, switcha il mood “autunno milanese” in un sentimento parecchio più festaiolo e si getta nell’ascolto degli altri brani. Di questi ci piace molto Osserva, introduzione veramente calzante per questo cd, un ingresso che spiazza, parlato e non cantato. Da leccarsi i baffi (che non abbiamo) è Ora che lo sai (con Laura Valente), molto dance e sensuale: “Se non avrai paura io ti rivelerò, sono nata nella notte scura, ora lo sai dove mi troverai”. Chi scrive, da uomo, apprezza molto anche Sei il migliore, interessante gioco delle parti in cui traspira tutta la forza della donna che è una Medea forte e consapevole.

Allargando ancora l’ascolto, i testi si confermano delle ottime rampe di lancio per arguzia, malizia e intelligenza. Se fai così non vale alza la pressione a livelli allarmanti, mentre Così come sei ci lascia stupefatti per la sua delicatezza. Infine, il ritmo di Begin to rise batte tanta trance che ci è passata per le orecchie in macchina di notte. La mano e l’orecchio di Silvano Del Gado, famoso dj-producer, si sentono eccome. Alcuni accorgimenti denotano uno studio serio dietro tutto questo lavoro. Vuoi i coretti, vuoi il mixaggio, vuoi l’elettronica. Proprio quest’ultima e il testo fanno di A volte sogno la nostra preferita: “Io mi proteggo dai finti colti che spesso sono ancora peggio dei bigotti. A volte sogno di tagliarmi i capelli e piango perché penso che non ti piaccio più. L’unica cosa che mi rende triste ora è perdere te”. Quello stacco tra strofa e ritornello è roba da rewind per tutto il giorno.

L’espressione più adatta per descrivere questo album è “potenza femminile”. Sprigiona infatti un paniere di essenze che sono donna: sensibilità, determinazione, astuzia, passione e quel divertente che non nasconde solo risate ma anche consapevolezza. Unaderosa è un’artista assolutamente completa che orchestra diverse sonorità dando loro un filo comune. Un album prima di tutto armonico, che puoi ascoltare senza stancarti e annoiarti. L’immagine di forza e astuzia femminile in distillato purissimo che ci offre è semplicemente esaltante. E poi qui ci sono sonorità datate che fanno l’amore con l’elettronica, altro che vetustà. Insomma a noi le cose belle ci garbano, vi fidate?

Penna Bianca –ilmegafono.org