Un mondo di chiaroscuri, tra rabbia, frustrazione e una prorompente voglia di libertà espressa in un’accezione ampia e profonda, che tocca le dinamiche umane, economiche e sociali della nostra epoca. È il tratto deciso disegnato dalla musica dei Med.Use, rock band lombarda dal cuore mediterraneo (Med.Use sta infatti per Mediterranean Use) che, lo scorso 29 aprile, ha pubblicato un nuovo album, intitolato “Weekend” e uscito con l’etichetta (R)esisto. Cinque tracce, un concentrato di temi e sensazioni, la denuncia di un’epoca sempre più imprigionata nelle convenzioni, nelle scadenze o, meglio ancora, nelle deadline che scandiscono ossessivamente il tempo e la vita delle persone.

Un urlo rock che esprime il rifiuto di un mondo nel quale i rapporti sono sempre più liquefatti, dove c’è sempre meno spazio per le relazioni sociali vere, fatte di contatto fisico, di parole dette guardandosi negli occhi, senza schermi, senza strumenti digitali. C’è molto del mondo di questi ultimi anni, quelli segnati dalla pandemia, dalla solitudine e dai momenti di riconquistata libertà, che tuttavia si svolgevano sempre in un contesto di isolamento. Ma c’è molto di più, in questo album dei Med.Use. C’è una indignazione che non è banale, né fine a se stessa, ma è piuttosto un bisogno pulsante, una insoddisfazione che nasconde la perfetta conoscenza di ciò che è realmente essenziale e che la musica sa descrivere e celebrare al meglio.

Musicalmente, la struttura sonora del disco è basata su un ottimo alternative rock di stampo italiano, che si richiama alla migliore tradizione del genere, ma lo amplia aggiungendo diverse sfumature che attingono anche da altri generi o sottogeneri del rock. I Med.Use (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) hanno saputo costruire, in 5 tracce, un album intenso, completo, valido musicalmente e nei contenuti, ben arrangiato, privo di inutili orpelli. Un disco che si lascia ascoltare e divorare. Davvero un ottimo lavoro.

Redazione -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Weekend”