Si intitola “Visti da qui” il primo album da solista dell’esperto musicista pugliese Antonello Papagni. Il disco è uscito lo scorso 8 novembre ed è distribuito da Believe Music Italia. Con questo suo primo lavoro da solista Papagni mostra di essere un artista introspettivo ma essenziale, alla ricerca di una espressione sonora che rappresenti emozioni profonde con semplicità. Per farlo si avvale di uno dei generi che più si presta a questo tipo di concept musicali, ovvero quel cantautorato d’attualità che unisce le caratteristiche un po’ più vintage del genere ad una componente indie che. invece. proietta il tutto verso una dimensione meno lineare e, in questo caso specifico, più distesa e onirica.
“Visti da qui” è strutturato con sette brani che non eccedono mai in termini di sonorità, né sfruttano sfumature melodiche o, più in generale, componenti acustiche sintetizzate per riempire la traccia. Quello che ascoltiamo è per larga parte beatamente essenziale, senza paura di mostrarsi tale, con tutti i brani che focalizzano la loro armonia attraverso una chitarra acustica.
Quello di Antonello Papagni (che abbiamo avuto ospite durante l’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è un album che si ascolta con leggerezza, capace di alternare atmosfere riflessive ad altre invece più ritmate e dinamiche, accompagnando l’ascoltatore con garbo ed eleganza tra le emozioni che desidera esprimere. Per quanto detto, possiamo definirlo un disco di ottima fattura, un prodotto d’attualità che allo stesso tempo cerca di discostarsi dalle linee guida compositive del cantautorato-indie che ascoltiamo di solito, ricercando quel tocco di originalità che risulta essenziale per imprimere un ricordo in chi lo ascolta.
Manuele Foti – ilmegafono.org
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