A un anno e mezzo di distanza dalla sua ultima produzione, Claudio Barzetti è tornato per portarci nuovamente dentro il suo mondo artistico, musicalmente eterogeneo, concettualmente maturo e originale. Per il cantautore bergamasco (di cui, nel 2019, avevamo presentato il brano La segreteria) è il momento di sfornare un nuovo singolo, autoprodotto e intitolato Deeodato, in uscita proprio oggi. Una canzone intelligente, che con semplicità affronta le incertezze di una generazione che vive tra difficoltà e speranze di successo, combattendo con dubbi, pressioni, ansie e voglia di evadere o di andare lontano da tutto.
Un testo privo di orpelli, efficace, con un refrain di impatto immediato, che scorre su sonorità che, seppur rimanendo nella matrice indie propria di Barzetti, aggiungono sfumature diverse e precise. Il sound che compone e consolida la struttura musicale del singolo è essenzialmente un mix tra l’impronta cantautorale di Barzetti, l’indie pop dei giorni nostri e la disco music degli anni ‘70. Ne viene fuori un brano dal ritmo allegro, dal sapore estivo, capace di farci ballare, ma anche di farci riflettere e immedesimare nelle parole scelte dal cantautore.
Insomma, Claudio Barzetti (che abbiamo avuto nuovamente ospite nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) è riuscito ancora una volta a mostrarci la sua identità artistica. Una identità composita, mai scontata, profondamente legata alla voglia di fare musica solo quando si avverte il senso di farla, quando si ha qualcosa da dire e quando si ha voglia di costruire brani che, nella loro composizione, sappiano sfuggire alla banalità, aggiungendo sempre qualcosa che intriga e incuriosisce. Proprio come è avvenuto con il singolo Deeodato, meno di tre minuti di buona musica da godersi con attenta leggerezza.
Redazione -ilmegafono.org
Commenti recenti