Talija è il progetto di Giovanna Cardillo, cantautrice veneta, che costruisce attorno al proprio progetto un’impalcatura ben strutturata e ben ideata, che si stratifica con lo scorrere della tracklist e del disco in sé. L’album omonimo, uscito l’8 marzo scorso per l’etichetta Resisto, rappresenta tutto ciò che un cantautore moderno dovrebbe possedere, a partire dalla sua elasticità di spaziare da un’atmosfera più cupa ad una più pop, per non perdere in ogni caso la propria dose di talento mettendola al servizio di logiche commerciali imprevedibili.
Tra i brani, ci colpisce particolarmente Naked Soul, traccia che rappresenta tutto ciò che potrebbe essere l’idea di Talija riguardo la strada che il proprio progetto dovrebbe intraprendere. Un ottimo biglietto da visita che potrebbe dar vita a nuove forme e nuovi album, come punto di arrivo ed allo stesso tempo trampolino di lancio per il futuro.
Quello di Talija è un album complesso al punto giusto, ma gradevole all’ascolto, grazie alla chiave pop-rock che Talija ha voluto dargli. Sono sette tracce intense, nelle quali l’artista veneta canta, con la sua voce piena e profonda, l’interiorità umana, in un circuito di emozioni e vissuti che coinvolgono l’io, la personalità, il suo sviluppo e la presa di coscienza che avviene pian piano, attraverso le relazioni umane e i sentimenti di amore e amicizia. C’è dentro la maturità di una cantautrice che è cresciuta con la musica, vivendo esperienze artistiche importanti, che hanno coinvolto anche il teatro.
L’album di Talija (che abbiamo ospitato nel corso dell’ultima puntata di “The Independence Play” sulla nostra web radio) è senza ombra di dubbio da scoprire e, perché no, da esportare, per poter essere condiviso con tutte quelle orecchie ancora affezionate ad un particolare stile cantautorale che, in Italia, si trova leggermente ai margini dei primi anni Duemila, senza nulla da togliere alla valenza artistica che, in questo caso, è davvero tanta.
Heisenberg -ilmegafono.org
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