Giancarlo Onorato non lo scopriamo di certo oggi. Lui è un artista completo, di quelli veri, navigati tra sale di registrazione e palcoscenici di tutta Italia, di quelli che hanno speso una intera vita al servizio dell’arte, in tutte le sue sfaccettature, dalla pittura alla letteratura; in questa pagina ci limiteremo però ad analizzare ciò che ci interessa più da vicino, ovvero il senso artistico di Giancarlo sotto l’aspetto musicale.

Tralasciando le note qualità tecniche e compositive, il suo è un senso musicale molto intenso, profondo, frutto di chi ha analizzato i suoni prodotti dagli strumenti, di chi ha sperimentato, ricercato, plasmato secondo regole ma anche sensazioni, amalgamando le nozioni ai propri sentimenti, con umiltà e leggerezza, ma con la sicurezza di chi ormai si riconosce perfettamente all’interno di un determinato genere musicale.

Quello di Onorato è un rock molto ragionato, che non esagera nei suoni concentrandosi sulla sostanza e sui contenuti; è un rock che si rifà molto al cantautorato di stampo italiano, al cui interno vengono immerse le più disparate melodie, diversi ritmi o suoni, creando un clima sempre ordinato, ma repentinamente mutevole, narrato con pacatezza ed eleganza tramite dei testi che sembrano più delle poesie, tanto appaiono carichi a livello artistico. È il clima che abbiamo percepito ascoltando in anteprima il suo ultimo lavoro discografico, “Quantum”, e che lo stesso musicista ci ha descritto durante l’intervista che abbiamo registrato (clicca qui per ascoltare il podcast).

Questo è addirittura il quinto disco da solista per Giancarlo Onorato, ed è un disco per veri intenditori, di grandissima qualità e ricchezza artistica, soprattutto per tutti quegli ascoltatori legati al rock leggero di stampo italiano che racconta poeticamente storie di quotidianità e che tocca con delicatezza il lato più pregiato dell’animo umano. “Quantum”, disponibile dal prossimo 5 maggio, durante le sue tracce racconta di incontri, ogni genere di incontro, dal più bello al più brutto, di come essi siano così casuali ma così determinanti per le nostre vite e di come riescano ad agire sulle nostre decisioni. Un album che incontra assolutamente il nostro più convinto consenso.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Quantum”.