Il disco d’esordio del giovane musicista Emanuele Tosoni, in arte Braoboy, è uscito lo scorso 7 giugno e si propone di essere una di quelle produzioni capaci di destare interesse. Quello del musicista e produttore bresciano è un EP di cinque tracce, intitolato “Paix & Funk – Vol. Blu” e prodotto e distribuito dall’etichetta indipendente Nufabric Records.

Nonostante la tracklist di dimensione ridotta, ciò che colpisce fin dal primo ascolto dell’EP di Braoboy è senza dubbio la varietà di generi e stili che troviamo lungo le sue tracce. Quella di “Paix & Funk – Vol. Blu” è infatti una miscela di suoni tanto varia quanto interessante, che prende degli elementi, li fonde, tirando fuori un sound orecchiabile e originale. Come si potrebbe intuire dal titolo del disco, il leitmotiv ritmico e armonico che ne costituisce la struttura fondante è il funk. Si commetterebbe tuttavia un grave errore se ci limitasse a dare solo questa definizione della sua fisionomia sonora, senza analizzare le altre componenti che rendono l’EP di Braoboy particolarmente interessante.

In “Paix & Funk – Vol. Blu”, infatti, troviamo anche una parte pop onnipresente, talvolta solo contaminata dall’elettronica, mentre altre  volte del tutto dominata dai vari synth. A ciò si aggiunga anche un velo cantautorale, di natura più moderna e tendente all’indie, che conferisce ai testi di “Paix & Funk – Vol. Blu” anche una striatura più avvezza alla narrazione. Quello di Braoboy (che abbiamo ospitato durante l’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) è dunque un disco che merita di essere ascoltato, sia per la qualità sia per il mix di generi che riesce ad unire. Un EP che siamo sicuri farà parlare di sé.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’Ep “Paix & Funk – Vol. Blu”