Il progetto “Mani Libere”, in Calabria, è sinonimo di speranza e ripresa per tutti quei commercianti o semplici cittadini che hanno avuto a che fare con la criminalità organizzata. Presenti su un po’ tutto il territorio regionale, lo scorso 10 aprile le associazioni antiracket, ideatrici del progetto, hanno sottolineato la propria tenacia e determinazione con l’ inaugurazione di un nuovo sportello antiusura a Cosenza. Un presidio di legalità che va ad aggiungersi a quelli già presenti a Polistena (RC) e Lamezia Terme (VV) e che conferma ancora una volta quanto questa fetta d’ Italia abbia bisogno d’aiuto nel difficile contrasto alla criminalità. Nel corso dell’inaugurazione dello sportello, avvenuto presso la “Cittadella del Volontariato” e alla quale hanno partecipato le massime cariche locali e regionali, l’attenzione è stata posta quasi esclusivamente su tre valori essenziali: legalità, trasparenza e solidarietà.
Valori di cui il progetto Mani Libere, nato nel 2020, si fa portavoce e che vede anche l’appoggio dello Stato e delle amministrazioni. Durante l’evento, infatti, il prefetto di Cosenza ha garantito il massimo sostegno all’iniziativa, mentre il collega di Reggio Calabria, il dott. Massimo Mariani, è apparso entusiasta, arrivando ad affermare che “qualcosa si sta muovendo”. Insomma, saranno piccoli, ma pur sempre importanti traguardi, nella consapevolezza che questa “guerra” va combattuta sul campo ogni giorno e contro un nemico decisamente più potente. L’apertura di un nuovo sportello antiracket non è però soltanto un simbolo di legalità. Al contrario, è uno spazio dove imprenditori, cittadini e commercianti possono denunciare, ma anche parlare, condividere paure, idee ed opinioni; aiutarsi a vicenda, fare rete e, ovviamente, cercare e ottenere sostegno.
All’interno dello sportello, infatti, sarà possibile usufruire di consulenze tecniche di avvocati, commercialisti e psicologi e richiederle sarà semplice: basterà infatti inviare le segnalazioni al numero 329.0566908 o scrivere una e-mail a questo indirizzo: richiesteaiuto@manilibere.org. Chi vorrà potrà ricevere un supporto a tutto tondo, partendo da quello psicologico (a seguito magari di un tentativo di estorsione) fino all’accesso al fondo di solidarietà. Inoltre, sarà possibile godere del sostegno costante di tutte le associazioni antiracket sul territorio, per prima la “Lucio Ferrami Onlus”, associazione che ospiterà a tutti gli effetti l’iniziativa nata da Mani Libere.
In un momento storico difficile per il nostro Paese, martoriato da difficoltà contingenti (recessione economica) ed altre più endemiche (la criminalità organizzata), il traguardo raggiunto da Mani Libere assume le sembianze di un vero e proprio barlume di speranza. Non solo per la comunità cosentina e calabrese. La speranza che questo nuovo presidio non rimanga un’eccezione, ma che inizi a crescere, ad autoalimentarsi fino a diventare un fuoco di legalità e giustizia che possa coinvolgere ed accendere l’animo di ogni singolo cittadino calabrese, spingendo chi è vessato dal racket a denunciare, a non tacere, a non avere paura e soprattutto a non sentirsi solo.
Giovanni Dato -ilmegafono.org
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