Un incontro nato dentro una sala prove tanto tempo fa, la voglia di fare musica e di raccontare il mondo. Un percorso lungo che, dopo il primo album, 13 anni fa, oggi torna con una nuova produzione discografica, interamente registrata durante il lockdown. Loro sono gli Organica e il loro nuovo lavoro, uscito il 1° settembre scorso, si intitola “Strane Visioni di Giorni Normali – parte 1”. Proprio così, “parte 1”, perché questo duo, composto da Alex Pisacano (voce e chitarra) e Attilio Scala (bassista e polistrumentista), sta già lavorando alla seconda parte.
I due musicisti hanno molto da dire e tanta voglia di sperimentare, partendo dal rock per poi allargarsi a sonorità più varie, che abbracciano generi che ci riportano al passato, al synth-pop internazionale anni ‘80, al pop-rock italiano anni ‘80 -’90 e con qualche sfumatura anche alternative. Ma sono tante le influenze che si possono ascoltare lungo le dieci tracce che compongono questo album intenso, profondo, vario, con contenuti fondati su testi robusti e attuali.
Un disco che ha molto da raccontare. C’è il quotidiano vivere, ci sono le esistenze variopinte che popolano il mondo, le anime vulnerabili, i dannati, i ribelli, quelli che fuggono via dalle “troppe mani che comandano” le proprie vite. “Strane Visioni di Giorni Normali – parte 1” è un viaggio dentro la nostra epoca, attraverso atmosfere che narrano luoghi, situazioni e personaggi, quasi fosse un film, dove la colonna sonora è un rock attuale che però non rifiuta di volgere uno sguardo al passato, di farci riassaporare gli effetti sonori tipici di quegli anni Ottanta che hanno segnato un passaggio cruciale per la musica mondiale.
Gli Organica hanno messo insieme un album complesso, pieno, un capitolo della loro strada musicale e della loro vita che lascia intuire la necessità di un seguito, di continuare, il bisogno di tirar fuori tutti i non detti che questa epoca produce. Un ottimo ritorno, quello degli Organica (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica). Ce lo godiamo e intanto aspettiamo la seconda parte.
Redazione -ilmegafono.org
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