A solo un anno di distanza dal suo precedente lavoro, a testimonianza di una grande verve compositiva, proprio oggi, 28 maggio, esce “Cuore Nero”, il nuovo album del musicista Davide Sellari, che artisticamente conosciamo con lo pseudonimo di Olden. Quello di Olden è un disco che cattura fin dal primo ascolto, sia in termini di musica che a livello di concept. L’artista lo struttura con nove tracce di grande varietà sonora, eterogenee e ragionate, producendo un lavoro valido e basato su emozioni che provengono direttamente dall’animo di una persona sensibile e che, proprio per questo motivo, ha molto da raccontare.
Il contenuto testuale e sonoro di “Cuore Nero” è incentrato sull’introspezione, su un’accurata analisi di sé stesso, manifestazione di gioie e paure, di ricordi e solitudine, di tormenti e soluzioni. Il genere su cui Olden si è focalizzato per trasmettere questo suo messaggio è un rock versatile e piacevole.
Un rock che strizza l’occhio a tantissime altre influenze, in un’alternanza di sonorità che intriga e cattura, partendo da linee armonico-melodiche che ricordano le mescolanze alternative di qualche anno fa per arrivare fino a qualcosa di molto più attuale, a marchio cantautorale e dalle venature indie. Non mancano a questo contesto sonoro anche dei riferimenti al pop-rock, uno di quelli ragionati, di quelli che non si lasciano condizionare da abbellimenti di sicuro effetto solo per attirare qualche attenzione in più, bensì si inserisce con saggezza all’interno della struttura compositiva, arricchendola e conferendogli una notevole dose di movimento.
Quello di Olden (che abbiamo ospitato durante l’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è un disco che vale la pena di ascoltare, perché non solo è un prodotto piacevole ma è anche il frutto di qualcosa di profondo e intenso, l’espressione musicale di un artista che si pone l’obiettivo di raccontare emozioni.
Manuele Foti – ilmegafono.org
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