Lo avevamo lasciato due anni fa, con il suo Ep di esordio (leggi qui) e ci era piaciuto. Parliamo di Protto, cognome d’arte di Nicolò Protto, che ritroviamo oggi, con un nuovo singolo, intitolato Fossi ricco e uscito a settembre con l’etichetta Transeuropa Recording. Oggettivamente un brano di alta qualità, per testi, arrangiamenti, sound e intenzione. Tanto lavoro, tanto gusto e tanta ironia in tre minuti e cinquantanove secondi di creatività, percepibile anche solo guardando qualche post sulla pagina ufficiale Instagram (Prottofficial) di questo simpaticissimo cantautore. La scelta evidente di un team di professionisti (il brano è stato curato dall’ingegnere del suono Fabrizio Chiapello, con la post produzione dello studio di riferimento del mastering in Italia, Energy Mastering), uniti per creare attorno ad un’idea di base una canzone ben fatta.
“Fossi ricco, invece no! Né ricco, né Rocco, né rococò”. Protto si presenta in modo originale, nella copertina lascia intendere di essere appagato, accomodato su una poltrona di velluto verde alga, in braghe corte, bretelle, camicia stropicciata, capello impomatato, cravatta sgualcita e calzini al polpaccio. Seduto comodo, regge un sigaro con quattro donne vestite di bianco addormentate in verticale alla sua sinistra, su un letto matrimoniale anni Sessanta, con annessa carta da parati sullo sfondo.
Un’immagine che associa l’essere ricco all’essere potente e viscido, perfetta per descrivere un brano nel quale il cantante, con il supporto di un arrangiamento che quasi quasi schiaccia l’occhio al groove metal, ironicamente descrive come potrebbe essere, secondo lui, una vita ai piani alti della società. La canzone non lascia chiaramente intendere se l’artista desideri in cuor suo condurre una vita da ricco oppure se stia criticando questo stereotipato e volgare mondo che se ne infischia dei deboli di cuore. Per Protto un uomo ricco non si lava con acqua al mattino ma con un profumo molto costoso, una immagine disgustosa che lascia pensare a quegli uomini che lasciano una insopportabile scia di profumo quando ti passano accanto. Il classico uomo che cambia una donna più frequentemente delle lenzuola per dimenticare velocemente il suo odore.
Nella forma e nell’idea di impianto di una canzone ci si ispira sempre ad altri ascolti, ma già nel titolo e nell’andamento strutturale si intuisce stima e ispirazione nei confronti di Elio & le Storie Tese, autori di un celebre singolo (Fossi figo) dell’album “Cicciput”, del 2003. In ogni strofa si aggiungono e vanno via, sottolineando gli stati d’animo, strumenti come tastiere, ottavino, chitarra elettrica, basso e batteria. Perfettamente in accordo con l’andamento del testo, incastrati egregiamente negli interventi così come sono egregiamente incastrate le parole.
Bravissimo paroliere oltre che interessante per qualità del timbro e buona intonazione, Protto (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radio), crea un tetris di vocaboli scelti con cura e consapevolezza, mentre descrive con fantasia scenari assurdi nei quali, se fosse ricco, farebbe cadere maiali da torri altissime e farebbe vivere le persone in serre di vetro – “per far Dio dietro al plexiglass”. Delirio di onnipotenza di un soggetto che non sa decidere quale sia la verità, facendola decidere ai vertici di Confindustria, per poi ribadire ogni fine strofa che essere ricchi equivale a essere diversamente poveri, forse per indicare che in fondo siamo tutti uguali.
Un brano dalla struttura ciclica, senza ritornello, che segue un andamento incalzante e nello special chiarisce definitivamente che “siamo tutti ladri nei nostri quattro metri quadrati di pelle, palle e anima”. L’interpretazione del testo e della musica è prettamente soggettiva, come in ogni forma d’arte. Di oggettivo però ci sono: un ottimo senso del gusto, un’ottima padronanza dei vocaboli come codici che veicolano informazioni di denuncia sociale e un organico di professionisti pronti a non sbagliare un colpo. Aspettiamo di poter ascoltare la stessa bravura in un live e anche in un nuovo disco di lunga durata.
Federica Formica -ilmegafono.org
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