DASP è il nome d’arte di Domenico Palopoli, un musicista calabrese che ci presenta il suo interessante e originale sound attraverso il suo ultimo disco, uscito lo scorso 8 maggio e intitolato “L’indipendente italiano”. Come lascia presagire il titolo, che si compone di otto tracce, “L’indipendente italiano” crea la sua struttura su quello che è il genere indie. La musica di DASP è infatti caratterizzata da un indie vero e originale, autonomo e libero dai dogmi e dalle consuetudini compositive. L’artista si lascia influenzare, ma non condizionare nel concepimento del prodotto musicale. Le tracce sono un agglomerato non usuale di generi e influenze che tuttavia calzano tra di loro perfettamente, creando in definitiva un album che non stentiamo a consigliare.

“L’indipendente italiano” è un vortice di emozioni che hanno come obiettivo quello di mettere in musica l’idea del vero artista indipendente, quello che nel terzo millennio è a stretto contatto col mondo intero, con la sua società e le sue problematiche, con la sua cultura musicale e con la sua tecnologia audio. Da un contatto di questo tipo, il fine compositivo non può non essere intrecciato e variegato, ricco di suoni e influenze musicali, di sensazioni complesse o sonorità dissonanti.

Dentro “L’indipendente italiano” di DASP (che abbiamo avuto ospite nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”,) si trovano le basi della musica indie italiana amalgamate al rock-alternativo di inizio anni ‘90, quello dal retrogusto amaro e psichedelico; è possibile trovare anche qualche accenno ad ambientazioni pacate, quasi acustiche, che tuttavia vengono quasi subito eclissate invece da una componente elettronica che ricopre un ruolo dominante esattamente come quella rock.

Quella di DASP è una produzione che va ascoltata e riascoltata, non solo perché piacevole ma anche per poterne apprezzare la notevole qualità artistica, che offre numerosi dettagli e sfumature sonore irrinunciabili per un orecchio attento e desideroso di ascoltare qualcosa di diverso e originale.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’album “L’indipendente italiano”