L’alternative-rock è uno di quei generi che ha subito più mutamenti nel corso degli ultimi decenni e allora ci piace particolarmente la scelta fatta dagli Ear Buzz, un gruppo campano che ha preferito tornare indietro nel tempo, andando alle origini di questo genere musicale.

Band giovane e internazionale per concezione musicale, gli Ear Buzz ci propongono quel tipo di rock crossover pieno di energia e distorsore, abbellito da tante sfumature e finezze a livello tecnico. È un alternative-rock molto intenso che graffia e cattura fin da subito, perché ben equilibrato e non eccessivo in termini di livello di suono. Gli strumenti incalzano accompagnati da una voce che appare delicata ma decisa, in un agglomerato che rappresenta quel trade-off che intriga e attira l’orecchio.

L’alternative degli Ear Buzz si formalizza in quella che è la loro produzione discografica d’esordio, un EP intitolato “Planetarium”, in uscita proprio oggi (16 novembre), di cui abbiamo parlato anche con gli Ear Buzz, nell’ultima puntata di “The Independence Play” sulla nostra web radio. Un disco composto da quattro inediti che dipingono la visione di un mondo pieno di conflitti e il desiderio di una fuga, un lavoro che rappresenta un assaggio di quello che è lo stile della band, come accade spesso nelle produzioni di inizio carriera. Un disco che nel complesso è ben strutturato sia a livello compositivo che tecnico e che presenta una certa qualità.

“Planetarium” è in definitiva un ottimo punto di partenza e lascia trasparire dei grandissimi margini di miglioramento per gli Ear Buzz. Li aspettiamo per un album intero, quando potremo capire se le premesse, assaggiate in questo breve Ep, sono state rispettate.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’Ep “Planetarium”.