Musica a chilometro zero. È questo il concetto che propone Michele Cortese, cantautore poliedrico, uscito il 5 maggio scorso con il suo ultimo album, intitolato proprio “Km0”. Un disco autoprodotto che, come ci ha anticipato lo stesso cantautore nel corso dell’ultima puntata di “The Independence Play” sulla nostra web radio, è un punto di ripartenza: nuove storie, nuovi sound, linguaggi e modi di raccontare. Cortese è giunto al suo terzo lavoro discografico da quando ha intrapreso la strada da solista, da quando cioè è terminato il progetto collettivo degli Aram Quartet, formazione vincitrice, nel 2008, della prima edizione italiana del talent show “X Factor”.
Il cantautore salentino è in perpetua evoluzione e non lo scopriamo di certo oggi. È un cantautore già piuttosto affermato e valido, un artista di quelli veri e puri, impegnato anche in progetti all’estero e con ottimi consensi da parte della critica. E non potrebbe essere altrimenti, vista la qualità del suo talento e della sua musica. La sua particolare voce, calda e rassicurante, che si appoggia con sapienza sul diaframma e ci delizia ogni tanto col falsetto, si unisce ad ottime abilità compositive che offrono all’ascoltatore un pop-rock originale, a volte riflessivo ed altre volte ironico.
Tra una traccia e l’altra è possibile notare anche dei riferimenti ad altri stili musicali, diversissimi tra loro, con sfumature che spezzano il climax e deviano leggermente la rotta verso qualcosa di inatteso che arricchisce e abbellisce e che rappresenta, a livello melodico, quella piccola dose di trasgressione delle regole e dei dogmi musicali che rendono tutto più interessante, proprio perché vengono meno gli schemi predefiniti che siamo soliti ascoltare.
Dalla musica di Michele Cortese riusciamo a cogliere proprio questo: l’essenza di un artista che compone ascoltando unicamente le proprie emozioni. Emozioni che sono bene espresse in questo suo ultimo album, anticipato dal singolo Solo Lou Reed, brano coinvolgente e intenso il cui ritmo conquista subito l’ascolto. Scorrendo tutte le undici tracce che compongono “Km0”, si comprende subito come questo bravo cantautore salentino sia completo e pienamente consapevole delle proprie qualità. Egli modella e propone il genere che tratta con estrema naturalezza, calandovisi all’interno alla perfezione; regole, generi, sfumature musicali sono al servizio della sua rappresentazione sonora, e non viceversa.
“Km0” è un prodotto di alta qualità, che vale la pena ascoltare e gustarsi fino all’ultima nota e all’ultima parola. Un album che esprime un concetto importante che poi si riflette con coerenza anche nella scelta di produrlo in vinile e nella scelta particolare di tenere i concerti nelle piazze, senza il palco, all’altezza degli spettatori che saranno intorno a lui, in una visione romantica della musica, che scorre nella sua essenza, con la sua incantevole vocazione di uguaglianza e di contatto diretto tra chi la crea e chi ne usufruisce.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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