Nuovi traguardi per quanto riguarda la green economy in Italia. I dati parlano chiaro: sono esattamente 1.005, +8 per cento rispetto al 2016, le aziende certificate Pefc (Programme for endorsement of forest certification schemes). Si tratta di imprese che garantiscono una gestione economica sostenibile delle foreste. A occupare i primi posti della classifica sono le regioni del Nord Italia, con in testa Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, seguite dalla Lombardia. Al Sud, invece, troviamo una sola foresta sostenibile in Basilicata. Scelte importanti, dunque, quelle che migliaia di aziende hanno deciso di adottare per rispettare l’ambiente e per evidenziare la loro attenzione verso la gestione del patrimonio forestale italiano.
Sono aziende di trasformazione con la tracciabilità fino al bosco d’origine: segherie, imprese commerciali, edili e di carpenteria, aziende del mobile, editori e tipografie. La Südtiroler Bauernbund (Unione agricoltori di Bolzano) gestisce l’area più grande, seguita dall’area gestita dal consorzio dei Comuni Trentini – AR Trentino e da quella gestita dall’Uncem (Unione nazionale Comuni, Comunità, Enti montani) in Friuli Venezia Giulia.
La certificazione è una specie di garanzia su come viene gestito il bosco. Nonostante il raddoppio delle foreste italiane negli ultimi 50 anni, non si è ancora sviluppata la consapevolezza di un utilizzo diffuso e conscio di beni naturali che possano innescare processi economici virtuosi. Certificare un bosco produttivo è molto importante per diversi motivi: innanzitutto serve a sostenere la presenza e la vita delle comunità, a prevenire incendi e frane, grazie al fatto che vengono aumentati i monitoraggi, la pulizia del sottobosco e dei canali di drenaggio. Ma non solo questo: serve anche a contrastare la perdita di biodiversità e di diversità paesaggistica, poiché lasciando un bosco crescere indiscriminatamente e mangiare tutti i pascoli, oltre all’estinzione di animali e vegetali, si rischia di stravolgere paesaggi rurali e naturali storici.
È importante, inoltre, conoscere tutto il processo, ovvero dalla produzione al consumo, attestato dal marchio di certificazione Catena di custodia Pefc, che garantisce la sostenibilità di tutta la filiera. La Catena di custodia viene utilizzata dalle aziende per tutte le fasi di lavorazione e distribuzione, per fare in modo di attestare che la materia prima forestale non provenga da fonti controverse (per esempio da abbattimento illegale o da aree protette) e possa entrare nella catena dei prodotti certificati.
Rispettare l’ambiente e i boschi è fondamentale, infatti l’obiettivo che si pone la Pefc è quello di implementare la gestione forestale sostenibile a livello nazionale e regionale. Prendono parte a questa iniziativa rappresentanti dei proprietari forestali e dei pioppeti, organizzazioni ambientaliste, dei consumatori, degli utilizzatori, dei liberi professionisti, della ricerca, del mondo dell’industria del legno e dell’artigianato. Una sinergia molto importante.
Veronica Nicotra -ilmegafono.org
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