Oggi vi presentiamo la musica di un ottimo artista, che è riuscito ad unire con qualità, all’interno delle sue tracce, le tradizioni nostrane con quelle che invece hanno fatto la storia della musica internazionale. Parliamo di Claudio Conti, che può considerarsi ormai un musicista navigato, dal momento che vanta già diverse pubblicazioni discografiche e ha già ottenuto parecchi consensi grazie a un genere che piace e che, soprattutto, è espresso e raccontato musicalmente con grande competenza e bravura.
La sua musica, nello specifico, si collega alla migliore tradizione folk e rock statunitense, quel rock leggero e passionale tipico degli anni ‘70 e ‘80, e alla psichedelia della fine degli anni ‘60, ma anche al patrimonio delle band europee all’epoca protagoniste di questo tipo di sonorità. Tuttavia, differentemente da quello stile, il sound di Claudio Conti è molto più reale e cinico, si concentra molto sulla strumentazione, sugli intrecci di melodie e sonorità, non si avvale di strumenti elettronici e, dunque, la ricchezza artistica dei suoi brani è una strettissima conseguenza, oltre che delle indiscusse doti tecniche e compositive, anche delle vere emozioni che le sue tracce raccontano.
Se amate la musica di qualità, allora vi proponiamo il suo nuovo e terzo album: “Garnet Dusk” (di cui abbiamo parlato con lo stesso artista nell’ultima puntata di “The Independence Play” sulla nostra radio). “Garnet Dusk” è un “tramonto granata” composto dalla bellezza di 14 tracce che raccontano i pensieri, le emozioni e le sensazioni che un tramonto può offrire all’animo, un animo tormentato e scosso dalle situazioni che la vita ci obbliga ad affrontare.
Un album di qualità, di rilievo, la consacrazione di un artista che trova ispirazione non solo dalle consuetudini compositive di un prestabilito genere, ma anche dalle emozioni più intense e profonde, che alla fine sono (o dovrebbero essere) la vera essenza del musicista. E Claudio Conti è uno di questi, un artista che merita di essere gustato, apprezzato e conosciuto in un panorama ancora più ampio. Siamo sicuri che ci riuscirà, a giudicare dalla qualità di questo suo ultimo lavoro.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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