Sul viaggio di Trump in Europa ne abbiamo sentite tantissime in questi giorni. L’interesse che questa Europa nutre verso il presidente degli Stati Uniti ha sempre un grande fascino. Sembra il viaggio dell’imperatore nelle sue terre, con tanto di riflesso mediatico per i più piccoli dettagli: dal vestito dell’imperatrice al rapporto marito/moglie, ai dettagli sul programma, sul numero di cortigiani che si porta appresso, sul numero di guardie armate e di carrozze blindate. Melania che rifiuta la mano o forse no, i vestiti di Ivanka regina di stile e donna di successo la quale chiede, col candore delle infante, che santo sia Chinaglia (quello che non può andare al Frosinone), reo di alzare le mani al cielo dopo aver segnato.
Sono notizie anche interessanti, di costume. Anzi, proprio la domanda ingenua su Chinaglia mostra la superficialità con cui dall’altra parte dell’Oceano di tratta questa Europa, con sillogismi banali del tipo Roma-Papa-Santi.
Significativo anche il passaggio a Gerusalemme. “POTUS” (President of the United States) lascia la sua firma nel libro degli ospiti dello Yad Vashem (memoriale della Shoa di Gerusalemme) con il tono di un sedicenne che manda una cartolina ai genitori dalla gita scolastica: “It’s a great honor to be here with all of my friends, so amazing I will never forget” (È un grande onore essere qui con tutti i miei amici, così fantastico che io non lo dimenticherò mai).
Farebbe tutto sorridere se avesse evitato di continuare a vedere l’Iran sciita come nemico pubblico numero uno e l’Arabia Saudita come partner principale o se non avesse chiesto ancora il rispetto degli impegni finanziari nelle spese militari (per noi si tratterebbe di raddoppiarle…) e avesse invece cercato una pacificazione in Israele. Per ora gli diamo tempo ma sembra che l’obiettivo “America first” sbandierato in campagna elettorale l’abbia riportato a fare il gendarme del mondo.
Per il momento, nell’attesa che consolidi la propria linea di politica estera, ce lo godiamo così (clicca qui).
Penna Bianca -ilmegafono.org
Commenti recenti