Abbiamo parlato spesso di come la musica elettronica si sia ritagliata un ruolo di rilievo negli ultimi decenni e di come sia pronta a proiettarsi come dominatrice incontrastata della musica internazionale in futuro.
È un tipo di musica con la quale va usato un approccio differente, in cui si ha uno stretto rapporto più col suono che con lo strumento, in cui la vera arte è più che altro quella della manipolazione dei sample e dell’opportuno inserimento di loop minimalisti che entrano in sintonia con lo stato d’animo dell’ascoltatore. Per parlavi di questo genere, per farvelo piacere, vi proponiamo una band emergente che della musica elettronica ha fatto il proprio marchio di fabbrica: sono gli When Due.
Come lascia intuire il nome, si tratta appunto di un duo emerso nel 2012 dalle polveri di esperienze musicali precedenti, esperienze anche rock o metal, differenti da quelle in cui i nostri due musicisti si sono immersi adesso; differenti, appunto, ma non troppo. Perché l’elettronica generata dagli When Due, quella vera, profonda, che si addentra davvero in questo genere, ha la capacità di miscelarsi con altri generi, come il rock o l’indie o ancora il noise, creando una pozione dal sapore futuristico dalla quale potremmo assaporare i gusti musicali della società del domani.
Come anticipato nell’intervista andata in onda durante la puntata di ieri della nostra radio web (clicca qui per ascoltare o scaricare il podcast), gli When Due propongono il loro sound attraverso il loro EP d’esordio: “Pendolo”. Uscito in queste ore e promosso e distribuito da Fleisch, “Pendolo” è un impasto elettronico di livello, per gli intenditori del genere e per tutti coloro che vogliono divertirsi ad ascoltare qualcosa di non commerciale e allo stesso tempo interessante.
Cinque tracce che scrutano nell’animo, che osano e tentano di portare il genere verso altri livelli, aprendo nuovi orizzonti, talvolta estremizzando i suoni, altre volte inserendo delle sfumature, dei break inattesi, oppure fondendo e alternando vari loop, creando un clima molto caotico in cui si ha la sensazione di avere tantissime cose da vedere ma poco tempo a disposizione. È un EP da ascoltare.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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