Quel che vi proporremo in questo nuovo numero è adattissimo ai nostalgici della musica del passato, di quel rock che qualche decennio fa segnava intere generazioni; un sound senza alcun tipo di richiamo elettronico o, comunque, troppo al passo coi tempi e con gli stili compositivi attuali. Per tutti coloro che ancora oggi si esaltano quando beccano in radio i Rolling Stones, i Beatles oppure i Lynard Skynard, ecco qualcosa che fa proprio al caso vostro, semplice e crudo come ai bei vecchi tempi, che già da un primo ascolto fa assaporare distintamente quei ritmi e quelle sonorità del passato, non troppo passato di moda…fortunatamente.
Frank Get è un musicista navigato e, da quanto abbiamo ascoltato, dalle chiare qualità musicali. Oltre alla nostra modesta opinione, possiamo avvalerci dei numerosi riconoscimenti che questo ottimo artista ha ottenuto durante la sua carriera, iniziata ormai nel lontano 1979. Numerosi sono i lavori prodotti in sala di registrazione dal nostro rocker polistrumentista, l’ultimo uscito in anteprima nazionale proprio il 17 ottobre scorso.
Si intitola “Rough Man” ed è composto da addirittura diciotto tracce, tutte di ottima qualità, ognuna delle quali concepita secondo un sano e puro rock ‘n roll che riesce distintamente, tra ritmi talvolta energici talvolta più tranquilli, a proiettare nel passato l’ascoltatore, facendogli assaporare non solo le emozioni ma anche le differenze tra il senso musicale odierno e quello di qualche decennio fa; inoltre, Rough Man, ovvero “uomo ruvido”, unendosi ai classici riff e alle sonorità del genere, si mostra anche (a tratti) molto intimo, quasi passionale.
È, in sostanza, davvero un ottimo lavoro, che trasmette inconsciamente il desiderio di prendere una chitarra e iniziare a strimpellare qualcosa andando dietro alla tracklist. È un album da mettere nello scaffale preposto ai dischi di qualità, che veste perfettamente addosso ai nostalgici degli anni ’80 ma anche ai giovani in cerca di una musica che, in termini di trame melodiche e armoniche, risulti un po’ più elaborata.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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