Un dipinto musicale pieno di colori sia cupi che vividi, atti a delineare schizzi, parabole armoniose oppure brusche traiettorie zigzaganti, tutto all’interno di un’unica opera d’arte. In questo particolare sound, in questo miscuglio musicale, in questo intreccio di suoni, le novità, intese come approccio compositivo (ma anche a livello di suoni e strumentazione), assumono la medesima importanza di quelle che invece sono le nozioni lasciate ai posteri dalle band rock ‘n roll o alternative rock durante le ultime decadi. In sostanza, la musica de La Governante è qualcosa che, prendendo la rincorsa dal passato, ci proietta direttamente, chitarra e sintetizzatori in mano, a qualcosa di musicalmente più futuristico.
In un’alternanza tra melodie distese e leggiadre ed altre più energiche ed aspre, la vera essenza si trova all’interno, nelle profondità del loro stile, nascosta dalle linee melodiche principali: sono dei suoni di sottofondo che aleggiano mascherati e riescono ad ammaliare inconsapevolmente l’ascoltatore; sembrano suoni eterei, elettronici, forse volutamente confusionari, che riescono a catturare l’attenzione e a conferire gradevolezza al pezzo.
Ciò accade quasi in ogni composizione dell’ultimo lavoro discografico de La Governante, un album intitolato “La nouvelle Stupèfiante”. Una produzione musicale strutturata con nove tracce delle quali difficilmente vi stancherete, soprattutto se siete alla ricerca di innovazioni musicali, di suoni e intonazioni particolari e se vi siete annoiati di quel che passano continuamente alla radio. La creatura della nostra band è la giusta compagnia che serve ad allargare i vostri orizzonti musicali e ad abituarvi all’approccio verso generi non particolarmente trattati, a torto, dai musicisti affermati.
Per ascoltare il primo singolo estratto dall’album, Cartoline (dai tuoi viaggi) clicca qui.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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