Musica d’autore direttamente dalla parte più meridionale della nostra penisola, vibrazioni che trovano il loro epicentro nelle calde terre siracusane della Sicilia. Sono vibrazioni scaturite da tranquille melodie, che trasportano sensazioni e concetti noti, ma osservati e analizzati da un punto di vista differente: è la musica di Lorenzo Urciullo, in arte “Colapesce”. Il nome scelto dal nostro artista, che si ispira a una nota leggenda siciliana, ci fa già capire qualcosa riguardo la sua interiorità musicale.
Le problematiche sociali, le questioni morali e civili della nostra società sono tutte inglobate nella sua musica d’autore; ognuno dei suoi brani raffigura in maniera semplice e serena uno stato d’animo oppure una questione morale che potrebbe influire, o influisce, negativamente sulle persone. Tutto ciò descritto precedentemente si può evincere ascoltando il suo lavoro discografico d’esordio, “Un meraviglioso declino”, uscito nel 2012, che ha riscosso, oltre che numerose riconoscenze, ottime recensioni dalla critica musicale italiana.
Un lavoro che dal punto di vista musicale presenta melodie ricche e varie per strumentazione e coinvolgenti a livello acustico: ritmi e sonorità che non scadono mai nel mediocre o nel commerciale, atmosfere sempre fantasiose e tranquille, seppur a livello di testi si trattino quasi sempre argomenti, o introspezioni, a sfondo malinconico. Solo qualche mese fa è uscita una versione deluxe di “Un meraviglioso declino”, che estende la track-list fino a ben 32 brani, nel quale, alle canzoni presenti nella versione originale, si aggiungono altri inediti e qualche cover, a riprova di come al nostro artista siciliano non manchi di certo la vena compositiva.
Adesso non ci resta che sperare che questo bravo cantautore riemerga al più presto dalle profonde acque siciliane, nelle quali la leggenda narra che si sia immerso, per fare della sua nuova dimora gli studi di registrazione e deliziare il suo pubblico con un nuovo lavoro discografico.
Manuele Foti –ilmegafono.org
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