Oggi vogliamo segnalarvi un’iniziativa che sembra molto interessante perché mira a rilanciare l’attività artigianale e artistica italiana a livello internazionale. Il MUSA, museo reale e virtuale di Pietrasanta, piccola cittadina toscana conosciuta nel mondo con l’appellativo di “piccola Atene” per la sua antica vocazione artistica, sta scommettendo sull’eccellenza della produzione italiana, coinvolgendo sia le aziende che sul territorio si occupano dello sfruttamento delle cave e della lavorazione dei materiali, sia i laboratori e le fonderie artistiche, sia gli artisti stessi. 

“Visitare lo spazio reale significa entrare in simbiosi con il territorio circostante, caratterizzato dall’attività che ruota intorno all’estrazione della pietra e del marmo, vera risorsa di Pietrasanta. Significa interagire con i touch screen e il totem olografico per visite virtuali nel territorio circostante e virtual tour nei laboratori e nelle fonderie di scultori e artisti di fama internazionale. Significa ascoltare il suono dell’escavatrice e dei macchinari che tagliano e lavorano i materiali, osservare l’artista che – dal nulla – crea la sua opera d’arte. Significa partecipare a dibattiti, incontri, eventi di animazione e promozione dell’imprenditorialità, dell’arte e della cultura”.

Un museo interattivo che coinvolge ed educa il cittadino e lo mette in condizioni di fruire di eventi culturalmente edificanti durante tutto l’arco dell’anno.

“Visitare lo spazio virtuale significa avere un assaggio dello spazio reale: navigare tra la cave del marmo, nei luoghi dell’escavazione, approfondire la conoscenza dei materiali, conoscere imprenditori, architetti e artisti attraverso la loro voce, i laboratori di aziende, scultori e professionisti, a ognuno dei quali è dedicato un proprio spazio con schede descrittive, foto, video e virtual tour. Navigare tra le cave, ascoltare le interviste di chi del marmo ha fatto la sua ragione di vita, consultare le schede delle numerose aziende che caratterizzano il tessuto economico versiliese, sfogliare le schede degli artisti che, attraverso una timeline a essi dedicata, video e filmati catturati per lo più dall’infinito mondo del web, aiutano a ripercorrere le tappe salienti della loro vita artistica.

E ancora, un ricco archivio fotografico, video e interviste e i suggestivi virtual tour girati nei luoghi dell’escavazione del marmo e della pietra e nei laboratori artigiani, che consentono di immergersi nei colori e nei rumori della cava o della fonderia in piena attività. Sfogliando alcune pagine del libro L’architettura di pietra, inoltre, è possibile approfondire la conoscenza sui materiali utilizzati proprio in questi luoghi di lavoro”.

Un museo che racconta e conserva la storia locale e la tramanda ai posteri usando le più moderne tecnologie. Da Michelangelo, che fu il primo a riconoscere la bellezza della pietra locale, ai moltissimi artisti contemporanei, come Botero, che hanno scelto questa cittadina come loro residenza, il panorama di Musa è molto ampio e sembra aspirare a descrivere la storia della scultura dal Rinascimento ai giorni nostri.

A dire il vero lo spazio virtuale va ancora ampliato ma l’iniziativa ha, nel suo complesso, il sapore della cultura secolare che ha reso grande l’Italia nel mondo e sulla quale si dovrebbe basare il rilancio dell’intera economia del Paese. Scommettere sulla cultura è l’unica speranza. Per questo vi invito a visitare il sito e il museo virtuale e, qualora possibile, a visitarlo realmente e a partecipare alle attività previste dal ricco programma estivo.

 http://www.musapietrasanta.it

Angelo De Grande -ilmegafono.org