Il sole del Sahara potrà presto diventare una grande fonte di energia, anche grazie agli investimenti europei. Il Marocco ha annunciato, infatti, di aver firmato i protocolli d’intesa per l’avvio dei lavori di costruzione della centrale solare di Ouarzazate, un impianto che dovrebbe garantire al Paese nordafricano una capacità di 160 megawatt di energia. La centrale potrà contare su 345 milioni di euro provenienti dalla Banca europea per gli investimenti. Il progetto di Ouarzazate è stato avviato nell’ambito del piano nazionale solare di Rabat e, in base alle previsioni del governo marocchino, dovrebbe ospitare un centro di ricerca e sviluppo che lavorerà principalmente sullo stoccaggio di energia.
La centrale solare si estenderà su una superficie di 460 ettari e sarà operativa nel 2014. A regime, l’impianto nella città desertica marocchina dovrebbe raggiungere una potenza di 500 Megawatt e una capacità di stoccaggio di tre ore. Il sogno del Sahara come fonte di energia sembra quindi diventare realtà. Una potenza di 500 megawatt sarebbe infatti in grado di alimentare una città di un milione e mezzo di abitanti. Un gruppo di scienziati internazionali sta lavorando da tempo ad un ambizioso progetto per installare vasti impianti di pannelli fotovoltaici nel deserto del Sahara.
Il programma consentirebbe ai paesi del Vecchio Continente di condividere energia pulita e di raggiungere così gli obiettivi per lo sfruttamento delle fonti d’energia rinnovabili (il 20 per cento entro il 2020), riducendo possibilmente anche le emissioni inquinanti di gas serra. Francia, Germania e Regno Unito hanno già dato il loro pieno appoggio al progetto ecologista ed è probabile che, nel giro di pochi decenni, la favola sull’inefficienza delle energie rinnovabili possa essere definitivamente smentita. I pannelli fotovoltaici che possono essere installati in Africa sono infatti più efficienti di quelli usati nei paesi del Nord Europa, grazie alla particolare intensità del sole sahariano.
Secondo gli esperti, l’elettricità prodotta dagli impianti solari in Africa potrà rifornire migliaia di chilometri quadrati di territorio. Per il trasferimento dell’energia in Europa sarà però necessaria una rete di trasmissione a corrente continua e ad alto voltaggio che riduca al minimo le perdite sulle lunghe distanze. La stessa rete potrà essere utilizzata per la condivisione di energia pulita prodotta nel nostro continente, come quella eolica proveniente da Gran Bretagna e Danimarca e quella geotermica dell’Islanda e dell’Italia.
A tale proposito, nel 2009 è nato in Germania un consorzio internazionale con l’obiettivo di realizzare nel deserto del Sahara impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Si tratta del “Desertec”, un progetto che prevede appunto l’installazione di centrali solari nel Nord Africa per poi collegarle con centrali eoliche in Marocco, sul Mar Rosso e da qui all’Europa ed alle sue centrali idroelettriche, eoliche o alimentate a biomasse. Dodici società industriali, banche e assicurazioni hanno firmato a luglio scorso in Germania un memorandum d’intesa, un primo passo verso la realizzazione di quello che potrebbe diventare il maggiore “progetto solare” al mondo.
G.L. -ilmegafono.org
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