Il nuovo anno ha portato una ventata di novità sotto molti aspetti, anche in senso musicale; molti lavori sono in fase di ultimazione, altri attendono solo di essere pubblicati. Solo pochi però attirano l’attenzione mediatica; uno di questi è certamente quello dei Lacuna Coil. È infatti prevista per il 23 gennaio prossimo l’uscita del loro sesto album da studio, dal titolo “Dark Adrenaline”. I Lacuna Coil sono un gruppo italiano formatosi a Milano nel 1994 e che tratta il genere rock-metal con tendenze verso lo stile gothic. Il gruppo ricopre musicalmente una parte importante a livello internazionale nel proprio genere; infatti sono parecchie le esibizioni tenute in giro per il mondo, riscuotendo sempre un buon successo.
Tuttavia il livello di notorietà che possiedono nel mondo è superiore rispetto a quello che hanno nel loro paese, l’Italia appunto. Forse perché nel nostro paese c’è sempre quella tendenza ad accogliere i soliti generi commerciali e a premiare sempre i soliti musicisti senza dare spazio a nuove idee e a concetti diversi di melodia. Il nuovo album dovrebbe essere composto da una tracklist di 12 pezzi; i frontman del gruppo, i due cantanti Cristina Scabbia e Andrea Ferro, affermano in un’intervista che questo insieme di canzoni potrebbe rappresentare il loro lavoro discografico più completo.
Dal singolo d’anteprima, Trip the darkness, uscito il 17 ottobre dello scorso anno, non ci sembra di scorgere molte novità musicali rispetto ai loro lavori del passato: la canzone presenta dei riff di chitarra che si collocano esattamente tra il rock e il metal e, inoltre, è presente la solita alternanza tra i due cantanti con un’intonazione che richiama chiaramente lo stile musicale gotico. Quindi ci potremmo sbilanciare dicendo che l’anteprima di “Dark Adrenaline” rappresenta solo un richiamo per tutti i loro fans e che le novità evidentemente saranno contenute nelle altre tracce dell’album.
Non ci resta che attendere l’uscita di questo sesto lavoro dei Lacuna Coil in tutti i negozi di musica europei per scoprire questo disco che, comunque vada, sarà sicuramente adornato di successo. La nostra speranza tuttavia è che tale successo venga riscontrato anche nel nostro paese, in modo da abituare i media e la società ad accettare generi ritenuti “oscuri” ma che in realtà non hanno niente da invidiare, a livello compositivo, musicale e melodico, a tutto quello che di solito ascoltiamo quotidianamente.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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