Un racconto sincero, che nasce da una presa di coscienza e dal quotidiano che ci circonda e si lascia respirare dentro le città, tra le sue storie e le sue molteplici atmosfere. È quello che ci propone Luca coi baffi, nome d’arte di Luca Casentini, cantautore ventottenne della provincia romana che, dopo l’Ep d’esordio pubblicato meno di un anno fa, torna con un nuovo lavoro discografico. Lo scorso 9 gennaio, infatti, è uscito il suo secondo Ep, intitolato “Basta che sia fuori città”. Sei tracce attraverso le quali questo bravo artista affronta la realtà nuda e cruda, con le sue ingiustizie, i dolori, l’amore, la gioia, le continue ribellioni e quelle piccole cose nelle quali è vitale e necessario credere e ricercare la felicità.

Temi esistenziali che vengono restituiti con sincerità e con testi ben scritti, scevri da orpelli e barocchismi ma anche da espressioni banali, il tutto perfettamente coerente con le atmosfere e con la raffinata struttura sonora. Una struttura che è essenzialmente cantautorale, con riferimenti alla migliore tradizione della canzone d’autore, elemento che si rintraccia in modo particolarmente marcato nella traccia finale (Sotto le nuvole). La bellezza di questo Ep, però, sta proprio nel fatto che esso non si può irregimentare in un genere solo e specifico, perché in diversi momenti le melodie puramente cantautorali si distaccano dalla loro linea e abbracciano sfumature pop di qualità, sperimentali e lontane dal già sentito.

In questo, una parte importante la gioca la voce di Luca, che è profonda e avvolgente, a tratti sporca, a tratti struggente. Insomma, quello di Luca coi baffi (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) è un bel disco, che magari non arriva al primo ascolto, perché è poco “commerciale”, ma che poi arriva eccome. E a quel punto conquista, suggerisce, si svela e mostra tutto il suo valore. Un ottimo lavoro.

Redazione Musica -ilmegafono.org

La copertina dell’Ep “Basta che sia fuori città”