Nell’epoca del conformismo e della dittatura consumistica, dove l’immagine del potere si riflette in ogni manifestazione sociale, svuotando qualsiasi reale rivoluzione, la musica può diventare l’unico modo per essere liberi, respirare autonomamente ed esprimere una certa visione del mondo. Sicuramente così è per il giovane cantautore Ex Polvere, che proprio oggi, 12 aprile, celebra il suo esordio discografico, l’Ep “Essere al mondo”, uscito con l’etichetta (R)esisto distribuzione. Cinque tracce molto intense e intime che descrivono il presente ma guardano al futuro, un futuro rispetto al quale non esistono illusioni o false speranze.
Nel suo disco, Ex Polvere canta il rifiuto per un modello di società sempre più digitale, basata sulla “prestazione fatta di violenza, maleducazione artistica, ansie, depressione, nevrastenie e crisi emotive”. Una società caratterizzata da quello che lo stesso cantautore definisce un “immobilismo sostanziale”, in cui esistono solo forme di rivoluzione sterili, vale a dire “reazioni sociali che non mutano veramente lo stato di cose”. Un mondo dominato dal “pressappochismo intellettuale” e dalla “dittatura del pensiero unico”, una forma di “fascismo culturale”, “l’immagine consumistica di quella stessa struttura di potere che finge di condannare”.
L’Ep di Ex Polvere è un disco nel quale spiccano la qualità della scrittura e l’attenzione alle parole utili a sottolineare concetti profondi e maturi, a dispetto dei 26 anni dell’autore. Musicalmente, tutto questo viene reso con un sound alternative rock che contiene sfumature noise e new wave e si poggia su una struttura che è propria del cantautorato. Non ci sono però schemi o canoni a ingabbiare la linea melodica e gli arrangiamenti, c’è solo la libertà di esprimere la propria idea di musica, che risulta ricca anche di altre sfumature e di atmosfere avvolgenti, suggerite anche da un cantato che arriva dritto nell’anima, a tratti rabbioso e a tratti struggente.
Insomma, quello di Ex Polvere (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) è un esordio convincente sotto ogni punto di vista. Un canto libero che irrompe in mezzo a una quotidianità caotica e asfissiante. Ce n’era davvero bisogno.
Redazione Musica -ilmegafono.org
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