Si intitola “No one cares” ed è l’ultima fatica discografica dei Comfy Pigs. Uscito lo scorso 14 luglio per Trulletto Records e promosso da Doppio Clic Promotions, si tratta di un album composto da ben dodici inediti, attraverso i quali il gruppo pugliese nato nel 2019 ci fornisce una chiara conferma sia delle sue qualità sia del sound con il quale intende plasmare il suo marchio di originalità. “No one cares” è una bella espressione musicale che, utilizzando un metro di misura abbastanza generico, possiamo collocare nell’ambito dell’alternative-rock.
È una produzione capace di racchiudere al suo interno diverse istanze sonore: da quelle più energiche a quelle che invece portano l’ascoltatore a rilassare i sensi, da quelle che fanno del dinamismo il loro main topic fino ad arrivare ad altre – seppur più sporadiche – che invece seguono riff e armonie con ritmi più distesi. Scendendo più nel dettaglio, il disco dei Comfy Pigs è un interessante amalgama nel quale si possono trovare sfumature new-wave, ma soprattutto dettagli punk tra i più disparati, partendo da quelli vintage anni ‘90 per poi arrivare a quelli più attuali, propri del post-punk, dove è quasi scontato trovare anche degli accenni nemmeno troppo velati a stili come il noise o il garage.
“No one cares” ci colpisce non solo per la qualità e la gradevolezza del suono, ma anche per il concept, per i temi trattati lungo la tracklist: lungo i dodici brani del disco, i Comfy Pigs ci parlano di un mondo attuale improntato sull’apparenza e sulla superficialità, un mondo malsano in cui risulta complicato anche ribellarsi, tale è il livello di indifferenza raggiunto dalla nostra società. Quello dei Comfy Pigs (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è un album che ci ha convinto e che consigliamo perché può essere senza dubbio anche un ottimo compagno di viaggio durante questa calda estate.
Manuele Foti – ilmegafono.org
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