La ricerca e l’innovazione stanno facendo grandi passi in avanti per trovare finalmente un efficace sostituto delle batterie al litio, molto dannose per l’ambiente. L’ENEA, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie e lo sviluppo economico sostenibile, conduce da tempo una ricerca per potenziare e rendere più competitive le batterie allo zolfo. Facilmente reperibile, lo zolfo è una valida alternativa al litio, anche per i vantaggi economici che potrebbe arrecare, oltre all’elevata densità di energia che possiede.
La sperimentazione è arrivata alla produzione di batterie allo zolfo capaci di 500Wh/kg, più delle batterie al litio, che si fermano tra i 150 e i 250 Wh/kg. Una capacità maggiore e l’assenza di metalli pesanti ne rendono facile lo smaltimento. Uno dei disagi principali delle batterie allo zolfo, tuttavia, è il cosiddetto “effetto shuttle”, vale a dire che la ridotta vita ciclica produce una serie di composti intermedi che si sciolgono nell’elettrolita.
“Questo fenomeno innesca un processo ciclico che porta a consumare corrente senza che si abbia accumulo di energia e provoca una perdita irreversibile del materiale attivo (zolfo), una rapida diminuzione della capacità specifica con il progredire del numero dei cicli e una ridotta reversibilità tra il processo di carica e scarica”, chiarisce la ricercatrice ENEA Mariasole Di Carli del laboratorio ENEA di “Sviluppo Processi Chimici e Termofluidodinamici per l’Energia”.
Per risolvere il problema, i ricercatori utilizzeranno nanoparticelle di carbonio. L’obiettivo del progetto è quello di produrre e testare batterie litio zolfo complete, senza falle nel sistema, in modo da assicurarne il riutilizzo senza vita breve.
Redazione -ilmegafono.org
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