Incrementare lo sviluppo del trasporto pubblico dovrebbe essere una delle priorità dei governi in prospettiva di uno sviluppo sostenibile che tocchi ogni settore delle attività umane. Un passaggio in avanti che deve necessariamente rispettare l’ambiente e per farlo sono necessari mezzi a impatto zero, come gli autobus elettrici. Sembra infatti che l’Europa sia pronta ad una elettrificazione dei trasporti, come spiega l’organizzazione “Transport&Enviroment”. In Cina, ad esempio, i mezzi di trasporto pubblico elettrici sono già una realtà concreta: si calcola infatti che a cadenza regolare vengano distribuiti quasi diecimila nuovi bus elettrici pronti a trasportare i cittadini.

Secondo Transport&Enviroment, la richiesta di bus elettrici in Europa nel 2017 è raddoppiata e, stando alle stime, si calcola che entro la fine di quest’anno la quota di mercato possa raggiungere il 9%. In questo modo i bus elettrici potrebbero diventare un mezzo non più destinato soltanto a ristrette aree e nicchie, ma a fasce più ampie e di largo consumo.

I tempi sono maturi, insomma, ma le difficoltà da superare sono ancora ben evidenti. In primo luogo c’è da abbattere la barriera dei costi, che sono ancora troppo elevati rispetto ai motori tradizionali: sarebbe infatti necessario un aiuto finanziario che renda possibile la realizzazione concreta dei mezzi. Un’altra difficoltà è data dalle ancora scarse politiche ambientali in molti degli Stati membri, una vera barriera nell’ottica di un’economia sostenibile.

Potrebbe essere l’Unione Europea stessa a dare la spinta necessaria alla circolazione degli autobus elettrici: il nuovo regolamento per i veicoli pesanti, infatti, prevede una quota elettrica obbligatoria pari al 50% entro il 2025 e al 70% entro il 2030. Vediamo cosa accadrà.

Redazione -ilmegafono.org