Gradite le sonorità di band come Slipknot o Slayer? Allora quello che stiamo per proporvi oggi incontrerà senza dubbio i vostri gusti musicali. Vi parliamo della band grossetana dei Colonnelli. I Colonnelli, come si evince ascoltando la loro produzione, sono una band esperta, in attività dal 2012 e con un curriculum musicale abbastanza corposo. Il loro stile compositivo è facilmente associabile a generi come l’hard-rock o l’heavy-metal, ma si riesce a scorgere anche qualche influenza propria del post-rock.
La loro è una musica molto potente, energica, che difficilmente conosce stati di meditazione o di puro relax; la batteria detta un tempo sempre abbastanza spedito, in cui il doppio pedale della grancassa è spesso (e piacevolmente) richiamato, mentre gli strumenti a corda si dilettano in riff o soli abbastanza pesanti, cinici, carichi di distorsore, ai limiti del thrash.
Tutto questo è possibile trovarlo nell’ultima produzione dei Colonnelli, un album intitolato “Come Dio comanda – Canzoni di sangue ad alti ottani”. È il secondo album realizzato dalla band, disponibile dallo scorso 23 febbraio, composto da 11 tracce energiche, minacciose, cruente, da ascoltare tutte d’un fiato, senza concedersi nemmeno un attimo di sosta.
“Come Dio comanda – Canzoni di sangue ad alti ottani” (di cui abbiamo parlato con Leonardo, voce del gruppo, nel corso dell’ultima puntata di “The Independence Play” sulla nostra radio) è un album di gran livello artistico all’interno del genere trattato e si colloca senza dubbio tra i lavori più interessanti del palcoscenico metal italiano. Un disco da gustare, da ascoltare pogando, scaricando tutta l’adrenalina che scorre dentro la musica dei Colonnelli.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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