Polar for the Masses (PFTM) è il nome della band energica e prepotente che vi proporremo oggi. Sostanzialmente si tratta di tre giovanotti di credo rock che, da circa dieci anni, gironzolano per l’Italia a scaldare l’animo dei propri ascoltatori con un sound deciso e coinvolgente, composto (principalmente, ma non troppo) da vibrazioni distorte e ritmi spediti.
Come detto, la loro devozione è tutta per il sacro e buon rock. Tuttavia è una fede che, durante l’ascolto dei loro brani, vacilla spesso in qualcosa di meno puro, che porta quindi il sound dei PFTM a diventare qualcosa di più identificabile nel rock alternativo. Immergendosi, dunque, in un genere così versatile, è possibile imprimere all’interno delle proprie composizioni dei marchi in grado di far risaltare questi lavori, quantomeno in termini di originalità.
Avendo avuto il piacere di ascoltare qualche loro produzione, siamo infatti riusciti ad estrarre da questo sound delle sfumature, alcuni riferimenti, a sottogeneri rock come il garage, il noise, ma anche al folk, al punk o al rock d’atmosfera. Un bellissimo mix di melodie e ritmi, tutto convogliato, ad esempio, nella loro ultima produzione discografica: “Fuori”, disponibile dal prossimo 25 marzo.
“Fuori” è un album che, nonostante sia composto da solo otto tracce, è variegato in un modo tale da essere ascoltato per intero con facilità, grazie al fatto che le tracce non seguono sempre la stessa matrice. Da una traccia all’altra, infatti, come detto anche precedentemente, vi si trova una sorta di eterogeneità, in termini sia armonici sia ritmici, grazie alla quale la mente dell’ascoltatore viene catturata in un interessante vortice di melodie.
Per ascoltare il singolo di anteprima La buona sorte di Piero clicca qui.
Manuele Foti -ilmegafono.org
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