A partire dal 18 giugno 2015, nelle sale del Getty Museum di Los Angeles, è possibile ammirare il ritratto di papa Paolo V. Qualche mese fa, il County Museum della stessa città aveva comprato, tramite Sotheby’s, un “Busto d’uomo” del Bernini: oggi il Getty Museum fa lo stesso ma acquisendo un ritratto papale, quello appunto di Paolo V, opera giovanile del grande scultore.
Opera del 1621, questo ritratto postumo (il pontefice era appena morto) fu ordinato dal nipote, il cardinale Scipione Borghese. Il Getty aveva già tra le sue collezioni opere minori dell’artista: “Ragazzo con drago”, “Dio marino con delfino” e un disegno a sanguigna chiamato “Ritratto di giovane”.
In pochi mesi, la città si è arricchita di due opere importanti di questo artista, una di queste, il ritratto di papa Paolo V, aprì le porte del successo a Gianlorenzo Bernini che, da quel momento in poi, ritrasse tutti i papi che seguirono Paolo V: Urbano VIII, Innocenzo X, Alessandro VII, Clemente X. Questa è un’altra opera italiana che ha preso residenza oltre oceano, un altro tassello della nostra cultura che arricchisce le collezioni di musei lontani, un’altra opera decontestualizzata e venduta al miglior offerente.
Questo è il mercato dell’arte, dai lunghi e affilati artigli, che non aspetta altro che voi smettiate di andare ai musei, che la vostra comunità smetta di prendersi cura del vostro patrimonio e della vostra cultura per poterla acquisire, per impadronirsi di quella fetta di conoscenza che tanto agognano e di cui non credo noi comprendiamo più il vero, immenso valore.
Angelo De Grande -ilmegafono.org
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