Quando pensate al Medioevo cosa vi viene in mente?
Peste, sporcizia, assenza di luce e di igiene, chiese gotiche, monaci e manoscritti.
I monaci passavano le loro giornate a trascrivere il sapere, gli antichi testi che si tramandavano di generazione in generazione all’interno delle biblioteche dei monasteri. Libri su libri, pagina dopo pagina, parola dopo parola, lettera dopo lettera realizzavano capolavori unici, ciascuno dei quali aveva due padri, due autori: il trascrittore, che decorava le pagine e trascriveva il testo, e il creatore del testo stesso, che poteva essere vissuto anche molti secoli prima.
La realizzazione dei codici miniati, o enluminures (in francese), si è gradualmente arrestata dopo l’invenzione della stampa tipografica, ma ancora oggi ci restano numerosi esemplari di valore inestimabile.
Siamo fortunati a vivere nell’era di internet, perché 20 anni fa sarebbe stato molto complicato per una persona qualunque entrare in contatto o solo visionare questi manufatti. Oggi la rete ci dà la possibilità di visionare, certo virtualmente e comodamente da casa nostra, oggetti che si trovano a grandissima distanza da noi. Questa enorme possibilità comincia ad essere sfruttata anche dalle biblioteche pubbliche francesi, moderni amanuensi, che scansionano gli antichi testi e li rendono fruibili virtualmente, evitando eventuali problemi conservativi e lasciandone fruire ad un pubblico più vasto.
I testi medievali sono un enorme tesoro e costituiscono, anche se sembra assurdo, il più grande museo di pittura al mondo. Così recita il sito della Biblioteca nazionale di Francia introducendo “Mandragore” la banca dati dedicata esclusivamente a manoscritti e miniature. Sullo stesso argomento, un’altra banca dati (coprodotta dal “Service du livre et de la lecture” e dal CNRS) chiamata “Enluminures” propone più di 120.000 immagini. Anche una terza banca dati inizia a diventare importante per la quantità di testi riprodotti: “Liber Floridus”. Anche questo progetto è portato avanti dal CNRS col sostegno del Ministero dell’Educazione nazionale.
I più di 150.000 testi contenuti in queste tre banche dati sono ormai consultabili da un unico sito: manuscritsenlumines.fr, che vi consigliamo vivamente di visitare per un fare un salto nel passato, nell’oscuro Medioevo ma nella sua versione più aggiornata, pulita e profumata.
Angelo De Grande -ilmegafono.org
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