Esce questa settimana “Solo buone notizie”, l’album degli Uscita17, band puramente rock di Roma Sud-Est. Forse, sul “puramente”, vado troppo sul pesante e fuorvio il nostro pubblico, dato che le sonorità si rincorrono tra il classico e l’innovativo per un rock che sa adattarsi anche ai gusti meno tradizionali. Inserzioni di elettronica minimale, melodie costruite su solide basi di batteria e chitarra. Animarida ha la solennità di una celebrazione che si chiude con un monito: “questo mondo l’ho trovato imperfetto come te, imperfetto come me”.
Il Dono parte lentissima per poi scatenarsi con una forza inaspettata ma davvero gustosa. Bellissima è Diamante, un sound molto classico su un piacevole reef di chitarra, ma parole di gran livello: “Non serviranno parole mi basterà la tua schiena/ il suo candore a sciogliere questo silenzio che/ brillerà come un diamante grezzo”.
Una vera canzone d’amore, classica eppure originale, senza scadere nello smielato, che è uno dei grandi rischi che si corrono. Mantiene quell’equilibro tra aggressività, verità, dolcezza, umanità che costruisce forse il miglior ingrediente. Sospetto dice che è meglio staccarsi dalle proprie prigioni, soprattutto quando sono altre persone: “Sei il veleno che uccide/per te la vita di un altro vale meno di zero”, “non voglio te, sinonimo di pazzia, spina nel fianco intrisa di ipocrisia, sono sabbia nel tuo ingranaggio migliore”.
Siamo poveri o Ventitredici trasudano preparazione, competenza, ma hanno anche la forza di emergere, distinguersi. Un disco completo, che scorre benissimo in cuffie e ha anche quel guizzo che lo fa emergere, o così ci auguriamo, rispetto ad altri. Bisogna considerare che è difficile trovare un’identità in questo genere, ma gli Uscita17, in questo disco sembrano davvero riuscirci e per questo ci piacciono.
Penna Bianca -ilmegafono.org
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