Le estati della nostra vita, un infinito mare di ricordi, un grande cassetto della memoria nel quale andare a ripescare le foto ingiallite che ci riempiono di nostalgia, facendo riapparire volti, storie, momenti. Un confronto con noi stessi e il nostro vissuto che ci sveglia di colpo e ci fa comprendere che il tempo è trascorso lasciandoci tante cose, che amiamo e odiamo allo stesso tempo. A quei ricordi, a quelle foto sbiadite si rivolge Gray Renda, nome d’arte di Graziano Renda, esperto cantautore calabrese (già voce, tra gli altri, dei Babylon e dei Laroxx), nella sua ultima opera musicale.

La settimana scorsa, per la precisione il 19 luglio, con l’etichetta Vrec Music Label, è uscito il suo nuovo singolo, dal titolo eloquente: “E intanto io continuo ad odiare l’estate”. Un viaggio a ritroso nel tempo, attraverso il ricordo delle estati passate, con tutto ciò che comporta, ma anche un ragionamento sul complesso rapporto con i genitori, che il trascorrere degli anni in qualche modo risolve. Tutto reso attraverso una melodia leggera e apparentemente scanzonata, un sound estivo che però ripudia in qualche modo l’estate. Un interessante ossimoro che esplode dentro un rock energico e deciso, che fa parte della storia e dell’identità musicale di Gray Renda.

Un rock puro e legato alla tradizione del genere, ma capace di assumere sfumature più moderne, vicine all’indie rock italiano di ultima generazione. Una qualità che rende questo singolo molto orecchiabile e perfettamente attuale, nonostante ci parli di passato e accenda piccole fiammelle di malinconia. Il brano di Gray Renda (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione radiofonica) è ben strutturato, è gradevole all’ascolto e arriva rapidamente. Un gradito ritorno rock per (non) celebrare l’estate.

Redazione Musica -ilmegafono.org

La copertina del singolo “E intanto io continuo ad odiare l’estate”