Da una parte, un Paese (l’Italia) che non va come dovrebbe, tra crisi, luoghi comuni e una lenta e inesorabile fase di stagnazione e degrado della politica; dall’altra, un cantautore esperto e pluripremiato che, con la sua musica, prende posizione e sa descrivere molto bene il nostro tempo. Parliamo di Stefano Dall’Armellina e del suo nuovo singolo, uscito il 29 maggio scorso con l’etichetta Vrec e intitolato Né destra né sinistra. Un brano molto intenso, che anticipa l’album di questo raffinato cantautore trevigiano, la cui uscita è prevista in autunno.
Né destra né sinistra è una canzone politica, nel senso più profondo del termine. È un inno malinconico che denuncia la condizione attuale del Paese, nel quale amarezza e disillusione hanno preso il sopravvento, spento ogni entusiasmo civile, soffocato da un sistema basato sulle fandonie da comunicazione, sulla Costituzione inapplicata, sulla troppa corruzione. Un messaggio chiaro, che non vuole assumere un colore preciso, partitico, ma che si rivolge a tutti, a coloro i quali credono ancora, a chi dispone ancora di “buone intenzioni” civili.
Nel costruire questo suo messaggio, Stefano Dall’Armellina (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata di “The Independence Play”, la nostra trasmissione musicale) si affida a una struttura sonora molto intima e romantica, non ci sono urla, non c’è rabbia, ma un sound raffinato che affonda le radici nel cantautorato pop e nella canzone d’autore italiana, con in più un azzeccato inciso jazz, perfettamente in linea con la storia musicale di questo artista. L’alchimia perfetta tra contenuti e melodia rende Né destra né sinistra un brano molto piacevole da ascoltare, leggero, armonioso, nonostante il suo messaggio non banale. Un buon biglietto da visita in previsione del nuovo disco, il quarto in carriera, per il quale bisognerà attendere ancora qualche mese.
Redazione Musica -ilmegafono.org
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