Si intitola “Cuore leggero” ed è il nuovo album di Emanuela Bosone, meglio nota con il nome d’arte di Manupuma. Questo suo nuovo lavoro, autoprodotto e uscito lo scorso 14 giugno, rappresenta l’ennesimo tassello per un’artista che ha molto da esprimere e proporre. “Cuore leggero” infatti, lungo le nove tracce che lo compongono, presenta una miscela di sonorità, di spunti e narrazioni che Manupuma definisce con grande dettaglio e sentimento e che proprio per questo vale la pena di essere approfondita. Si parte da quella che sembra essere una base cantautorale abbastanza lineare, di quelle molto moderne che abbiamo imparato ad apprezzare negli ultimi anni. Questa base di partenza viene poi modellata (e a tratti distorta) lungo la tracklist, producendo così un’ambientazione sonora varia, dinamica, intrigante, sia in termini di suoni sia per il connubio con la parte vocale.

Manupuma, nel suo “Cuore leggero”, inserisce dettagli in maniera equilibrata, quasi velata, conferendo a tutte queste sfumature il ruolo di comprimari, mentre quello di protagonista è affidato sempre al mix generale, in quanto l’essenza è definita nel complesso e non nella singola melodia o armonia.

Sono sfumature sonore che provengono ad esempio da generi come il soul, oppure il pop, oppure ancora il jazz o la classica, con delle delicate sezioni proprie delle tipiche ballate per pianoforte. Quella prodotta da Manupuma (che abbiamo ospitato durante l’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è una mescolanza di suoni che fa quindi della varietà una sua componente essenziale e del giusto equilibrio tra le stesse l’elemento imprescindibile. E ci sentiamo di scrivere, in conclusione, che è proprio grazie a questo equilibrio, azzeccato e ben costruito, che l’intera produzione risulta interessante e piacevole da ascoltare.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’album “Cuore leggero”