Lo scorso 17 maggio i Sax This Candy, interessante e longeva band pescarese nata nell’ormai lontano 2012, è tornata sulla scena musicale italiana con un album nuovo di zecca, uscito per l’etichetta Vina Records, dopo ben otto anni di distanza dall’ultima produzione discografica. Il nuovo disco dei Sax This Candy si intitola “God is my witness” ed è strutturato con una tracklist di dieci inediti che si stagliano in un contesto sonoro inusuale per un mondo musicale immerso quasi del tutto nel pop e nel cantautorato. Il sound che ci propone la band pescarese è crudo e graffiante, nostalgico, proveniente dai fasti degli anni ‘80 che hanno segnato intere generazioni di musicisti e di ascoltatori.

Il loro è un punk-rock di ottima qualità, che si concede pochi attimi di distensione, procede quasi sempre con grande energia tra tutti gli scenari che questo genere versatile e coinvolgente ha da offrire. Nella fattispecie, quello dei Sax This Candy è intriso di una componente, un mood, un modo di intendere il genere stesso che slega “God is my witness” dal commerciale, andando invece a proporre qualcosa che appare come ragionato a livello compositivo e originale dal punto di vista più prettamente melodico.

Non manca infine un riferimento all’attualità, definito tramite degli elementi elettronici dal sapore moderno, che si intrecciano con equilibrio e senza destrutturare l’impianto punk-rock che sta alla base di “God is my witness”. Quello dei Sax This Candy (che abbiamo ospitato nell’ultima puntata della nostra trasmissione radiofonica “The Independence Play”) è dunque un album capace di scuotere, di risvegliare dal torpore, un “testimone” di come generi come il punk-rock, applicati ai nuovi metodi compositivi e alle nuove possibilità offerte dal digitale, abbiano ancora molto da dire.

Manuele Foti -ilmegafono.org

La copertina dell’album “God is my witness”